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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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mercoledì 3 agosto 2016

IL MONDO E' FUORI CONTROLLO. E GRAN PARTE DELLA COLPA E' DI QUELLA MERDA CHIAMATA "PSICOFARMACI"

LETTERA

Ciao Pietro,
tra i diecimila cosiddetti esperti, opinionisti e sociologi che stanno cercando di trovare un punto in comune di tutti questi atti terroristici in Europa, ce ne fosse uno che sottolineasse l'unico, solo punto in comune di ogni singolo terrorista: i disturbi psichiatrici.

Tutti, dal primo all'ultimo, sono persone depresse o disturbate.
Facciamo un passo ulteriore: tutti, fino all'ultimo, sicuramente prendono la pastiglietta. Che può significare ovviamente lo psicofarmaco preferito.

Non penso di essere l'unica infatti ad aver capito che un essere umano non  si può suicidare così facilmente: siamo anche animali, e il nostro istinto di sopravvivenza è forte. Ma la pastiglietta lo dissolve.

Quindi anziché andare a caccia delle motivazioni religiose, non sarebbe meglio seguire a ritroso la pista di questi drogati? Chi gli fornisce i farmaci? I nostri medici che come al solito li danno via come Zigulì oppure c'è un disegno? 

Sappiamo già che l'isis imbottisce i propri "soldati" di psicofarmaci, ma fornisce anche questi casi isolati oppure sono i nostri simpatici strizzacervelli che li fanno diventare bombe umane?

Firmato Chiara




RIFERIMENTI GIORNALISTICI

Chi è Pasquale Russo, l'uomo accusato di aver bruciato Vania
Nessuno riesce a far coincidere le due figure: il padre tranquillo e lo stalker dalla furia omicida

Lucca, 3 agosto 2016 - Una vita apparentemente normale: sposato, tre figli. Un lavoro tranquillo alla 'Manutencoper', cooperativa che si occupa di servizi per l'Asl di Lucca. Una casa a Segromigno in Monte. Nulla che facesse presagire che Pasquale Russo potesse esssere una specie di dottor Jekyll e Mister Hyde. Nessuno in paese si dà pace, nessuno riesce a far coincidere le due figure: il padre tranquillo e lo stalker dalla furia omicida, capace di dare fuoco alla sua ex amante. Eppure tutti gli elementi sono contro di lui. Ieri è venuto fuori che l'uomo fosse in cura psichiatrica da tempo.

Ai poliziotti che l’hanno fermato a casa sua, quindici minuti dopo l’aggressione, ha detto: "Io? Non c’entro nulla, sono appena tornato dal lavoro...". E al commissario capo Silvia Cascino della Squadra mobile che gli chiedeva conto di una evidente bruciatura su un braccio, ha risposto: "Questi sono affari miei...".

Poi però è crollato negli uffici della questura. Ha ammesso: "Sono stato io, ma non volevo uccidere Vania...". Ora è nel carcere di 'San Giorgio'. Dopo la morte di Vania l'accusa nei confronti di Pasquale è cambiata da quella di 'tentato omicidio' a 'omicidio volontario'. 

Di fatto fino a pochi mesi fa lui e Vania Vannucchi erano colleghi, lavoravano a stretto contatto per l’ospedale 'San Luca'. Era nata tra loro una storia passionale, che però lei aveva deciso di troncare da tempo. Lui non si era rassegnato e anche secondo alcuni colleghi aveva continuato ad assillarla, arrivando anche a minacciarla pesantemente, poi a picchiarla.

Lei si era confidata con amiche e familiari, preoccupata. Le avevano consigliato di denunciare tutto alle forze dell’ordine, ma lei sperava sempre che lui si calmasse. Non pensava che lui potesse arrivare a tanto. Per questo era andata a quell’appuntamento accanto ai magazzini Asl dietro il Campo di Marte. Era convinta di poterlo convincere che doveva rassegnarsi a lasciarle vivere la sua vita. Si sbagliava.

FONTE LANAZIONE.IT


Esplosione a Milano, uomo ferito indagato per strage: “Tubo manomesso, ha provocato la fuga di gas”

Giuseppe Pellicanò ha ricevuto un avviso di garanzia per accertamenti irripetibili per analizzare eventuali impronte sul tubo. Nella deflagrazione è morta la moglie Micaela Masella e sono rimaste ferite le loro figlie di 7 e 11 anni

Non un incidente, ma una strage deliberata. I tre morti e i 9 feriti provocati dall’esplosione in un palazzo di via Brioschi, a Milano, sarebbero stati provocati volontariamente e non per una fuga di gas accidente. Per questo motivo la Procura ha indagato Giuseppe Pellicanò, 51 anni, rimasto ferito nello scoppio del 12 giugno. Tra le vittime dell’esplosione – oltre a una coppia di 27enni marchigiani, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa – anche la moglie di Pellicanò, Micaela Masella, 43 anni, direttrice delle relazioni esterne ed eventi del teatro Carcano, mentre tra i feriti c’erano le bambine della coppia, di 11 e 7 anni, rimaste gravemente ustionate. Il tubo del gas dell’appartamento in cui viveva la famiglia Pellicanò, secondo le indagini, è stato manomesso (non si sa se tagliato o staccato). L’avviso di garanzia, firmato dal pm Elio Ramondini e dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto, è stato recapitato a Pellicanò per effettuare accertamenti irripetibili che riguardano le impronte digitali e biologiche sul tubo.


Una cosa è certa, secondo l’inchiesta: la fuga di gas è avvenuta all’interno dell’appartamento dove vivevano i Pellicanò con le due figlie. Per questo e per il fatto che il tetto sopra gli appartamenti dilaniati dall’esplosione stia crollando gli investigatori devono compiere molto rapidamente una serie di verifiche. L’avviso di garanzia è necessario per permettere all’uomo di nominare un suo consulente (stesso diritto che hanno anche le altre parti offese).


Pellicanò, che deve essere ancora interrogato, si trova al momento ancora ricoverato all’ospedale Niguarda, così come le sue bambine, per le gravi ustioni riportate. Dall’inchiesta è emerso che l’uomo era in cura da uno psichiatra e da uno psicologo per problemi di depressione e, con la moglie, rimasta uccisa dall’esplosione, stava frequentando un professionista che si occupa di mediazione familiare per rendere meno traumatica la separazione.

Fonte ILFATTOQUOTIDIANO.IT



GIANLUCA SCINTU - Germania, esplosione con 12 feriti: attentatore rifugiato siriano, anche lui era depresso? L'attentatore stava per essere espulso in Bulgaria, aveva tentato il suicidio già due volte.

Ennesimo attentato in Germania, il terzo in appena sette giorni, l'ultimo nel sud del paese in Franconia ad Ansbach. L'autore del folle gesto è un richiedente asilo siriano, morto dopo aver fatto esplodere la bomba nascosta nel suo zainetto. La tragedia è accaduta a distanza di poche ore dall'aggressione a colpi di machete da parte di un altro rifugiato siriano che ha provocato la morte di una giovane donna di 21 anni e due feriti a Reitlingen, senza dimenticare la strage di Monaco avvenuta due giorni prima. Non c'è pace quindi per la Germania di Angela Merkel, portavoce l'estate scorsa dell'accoglienza dei profughi siriani nel proprio paese. L'attentatore, noto alle forze dell'ordine tedesche, stava per essere estradato in Bulgaria, l'uomo era depresso, soffriva di problemi psichici e più volte aveva tentato il suicidio.

Esplosione a Ansbach: atto di terrorismo islamico?
Secondo Joachim Herrmann, ministro dell'Interno bavarese, l'esplosione a Ansbach non è stata un'azione isolata, ma "molto probabilmente" un atto di terrorismo di matrice islamica. L'attacco è avvenuto intorno alle 22 di domenica sera davanti a un ristorante, non lontano era in corso un festival musicale con 2500 giovani che sono stati allontanati dall'area. Inizialmente si era parlato di una fuga di gas, poi la sindaca Carda Seidel ha riferito di un ordigno. L'attentatore di 27 anni, morto suicida, non è riuscito ad entrare nell'area dove era in concorso il concerto perché sprovvisto di biglietto. Intanto, una commissione di oltre 30 investigatori sta lavorando per fare chiarezza sull'accaduto nella città di Ansbach. Le prime indagini sono partite dal luogo dell'esplosione ed è stata perquisita l'abitazione dove alloggiava il profugo siriano. La polizia ha chiesto agli spettatori presenti al concerto di inviare materiale come video e filmati registrati nel corso della serata.

Polemiche e incubo ancora in Germania

Il nuovo tragico episodio è destinato ad alimentare un clima di panico e terrore in Germania, colpita nell'ultima settimana da una serie di agguati e attentati. Un incubo senza fine, di cui Hermann si è detto scioccato per il fatto che alcune persone richiedenti asilo abusino della protezione offerta dal paese ospitante. Il ministro dell'interno bavarese ha annunciato una riunione straordinaria interna in cui si esamineranno i casi di abuso del diritto d'asilo, con il fine di preservare le leggi tedesche e lo stesso popolo tedesco. Isis

FONTE BLASTINGNEWS.COM



Attentato a Monaco, spari in centro commerciale. Polizia: “Killer è 18enne tedesco di origine iraniana. 10 morti. No indicazione di matrice islamica” – LA DIRETTA (foto e video)
  

L'aggressore ha agito da solo, ma "forse aveva complici dentro al mall". Era armato di pistola ma nel suo zaino non sono stati trovati esplosivi. Avrebbe "sparato ai bambini" dentro al McDonald's al grido di Allah Akbar e gridato insulti contro i turchi. Poi si è suicidato. Tra le vittime una 15enne. 16 i feriti, tre di loro sono gravi


Spari dal tetto del centro commerciale Olympia-Einkaufszentrum a Monaco, il più grande di tutta la Baviera. E anche dentro a un McDonald’s nella stessa area. Un 18enne tedesco incensurato di origini iraniane ha assaltato il mall “da solo”, dice la polizia, “sparando a caso” ai passanti con una pistola anche se “forse aveva dei complici all’interno del centro commerciale”. Poi si è suicidato: il suo corpo è stato trovato alle 20.13 a un chilometro dall’Olympia. Aveva una “doppia cittadinanza” e non era un profugo, ha riferito il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andra, nel corso della conferenza notturna. Nel suo zaino non è stato ritrovato nessun esplosivo.

I morti sono dieci. Una di loro è una giovane di 15 anni, un altro è l’attentatore. E a notte fonda è stata ritrovata anche la sua auto. I feriti sono 16, e alcuni sono bambini. Tre fra le persone colpite sono in gravi condizioni. Al momento non c’è alcuna indicazione relativa a una matrice islamica dell’attentato terroristico che a partire dalle 17.52 ha gettato la città di Monaco nel panico, paralizzando traffico e metropolitana e determinando lo stato di emergenza. Inizialmente, però, si pensava che ad entrare in azione fosse stato un commando di tre persone, poi scappate. Soltanto intorno all’1.30 la polizia ha chiarito che il killer ha agito da solo.

Dalla testimonianza di una donna musulmana emerge che il 18enne ha “sparato ai bambini” che si trovavano all’interno del McDonald’s al grido di “Allah Akbar“, dopo avere caricato la pistola in bagno (leggi). Altri testimoni riferiscono che avrebbe gridato “Scheiß Ausländer”, cioè “straniero di merda“. E anche “fottuti turchi“, aggiungendo poi: “Sono tedesco”. Ma non solo: la tv N24 ha mostrato un video (qui) in cui un cittadino, dal tetto del palazzo adiacente al centro commerciale, lo insulta chiamandolo con l’equivalente tedesco di “stronzo”. Lo scambio fra i due avviene in dialetto bavarese: l’attentatore dice “sono tedesco”, nato in Germania nel Harz IV, un quartiere povero e abitato da percettori di sussidio pubblico e aggiunge di essere stato sottoposto a “cure psichiatriche”. Un episodio che avviene a soli tre giorni di distanza dall’aggressione di un 17enne afghano che su un treno, sempre in Baviera, ha accoltellato cinque persone prima di essere ucciso dalle forze di polizia. Isis aveva rivendicato l’attacco.



Il centro commerciale Olympia Einkaufszentrum – Abbreviato in OEZ, è il più grande centro commerciale di Monaco e di tutta la Baviera. Nato nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici, è diventato in breve tempo una mecca dello shopping. Negli anni il centro è stato ampliato e modernizzato. Nel ’72 questo tipo di centro commerciale per la Germania era una novità e si è affermato come una vera e propria attrazione per la regione. L’Olympia Einkaufszentrum è costruito su due piani, all’interno ha un grande magazzino, 135 negozi di abbigliamento oltre a numerosi caffè e ristoranti. Il tutto sotto un tetto di vetro. Il centro commerciale si trova nella zona dell’Olimpiapark, parco olimpico costruito in occasione dei Giochi estivi del ’72, a nord di Monaco. Si trova in una zona di Monaco chiamata Oberwiesenfeld e continua ad essere utilizzato come luogo di eventi culturali, sociali e religiosi.

FONTE ILFATTOQUOTIDIANO.IT




Attentato Nizza, l’Isis: “Era un nostro soldato”. Il governo: “Radicalizzato velocemente”. La famiglia: “Aveva disturbi”
  
Un giorno e mezzo dopo la strage di Nizza (84 morti) c’è la rivendicazione dello Stato Islamico. “Mohamed Lahouaiej Bouhlel è un nostro soldato”, scrive in un comunicato l’agenzia Amaq. Il killer viene definito dal padre come un uomo che aveva “disturbi psichiatrici seri” e racconta di averlo portato da un medico già nel 2004. Da una parte gli inquirenti dicono che non c'è prova dell'adesione dell'attentatore alla causa jihadista, dall'altra il ministro dell'Interno dice che si è "radicalizzato velocemente". Intanto emergono dettagli sulla dinamica: nessuna scusa "dei gelati", il tir aveva sfondato un posto di blocco. "E' durato tutto 45 secondi"

Più informazioni su: Attentato Nizza, Francia
Un giorno e mezzo dopo la strage di Nizza c’è la rivendicazione dello Stato Islamico. “Mohamed Lahouaiej Bouhlel è un nostro soldato”, scrive in un comunicato l’agenzia Amaq. Poco dopo gli uomini di Al Baghdadi confermano alla radio: “E’ stata un’operazione perfetta”. L’attentatore che il 14 luglio ha falciato la folla sulla Promenade des Anglais con un tir facendo 84 morti e 121 feriti ricoverati viene definito dal padre come un uomo che aveva “disturbi psichiatrici seri“. Fonti di polizia a Le Figaro hanno specificato che non sono state trovate prove dell’adesione del killer all’Isis. Secondo il Corriere della Sera è stato in Italia e le autorità studiano i suoi movimenti per capire se ha appoggi o complici fuori dalla Francia. Ora il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve – forse per rendere coerenti tutte le testimonianze – parla di Lahouaiej-Bouhlel come una persona che si è “radicalizzata velocemente“. Infine si dirada anche la nebbia sulla dinamica dell’attentato del lungomare nizzardo. Innanzitutto il camion ha forzato “in modo violento” un posto di blocco (e qui tramonta l’ipotesi della spiegazione data agli agenti: “Trasporto gelati”). In più, anche se sembra banale, la Regione delle Alpi Marittime specifica che per fermare il tir lanciato a 90 all’ora sarebbe servito “un muro di cemento”.

La radio Rtl ha rintracciato il padre di Lahouaiej-Bouhlel. “Ha passato dei periodi difficili”, ha detto, “l’ho portato da uno psichiatra e ha seguito una cura”. Il medico “ha detto che era affetto da una malattia molto seria“. Il padre ha mostrato la copia di una prescrizione del 2004 che lo psichiatra ha fatto al figlio. Inoltre, ha confidato che suo figlio era molto instabile e a volte violento. Il padre però non ha più avuto frequenti notizie di Mohamed da quando il figlio si stabilì in Francia; qualche colpo di telefono di tanto in tanto, l’ultimo contatto telefonico risale alla scorsa settimana: “Ha salutato tutti e non abbiamo notato nulla di strano, sembrava tutto normale”. Ma che il problema principale di Mohamed fosse la sua testa lo conferma anche la sorella – citata da Le Figaro – che spiega che Lahouaiej-Bouhlel aveva consultato anche diversi specialisti in Tunisia. “Abbiamo dato tutti i documenti” che provano i suoi problemi “alla polizia”, ha aggiunto la donna. Non solo. Secondo quanto hanno raccontato alcuni conoscenti a Repubblica, Bouhlel era noto per essere molto violento. Il giorno della separazione con la moglie ha defecato nell’appartamento in segno di sfregio alla famiglia e squarciato con un pugnale i pupazzi della figlia più piccola. A causa dei suoi scatti di ira era stato condannato a sei mesi con la condizionale dopo un diverbio in strada.

E allora cos’era Mohamed? Un “depresso”, un “imbecille” come lo chiamano i vicini, un mezzo pazzo come lo descrivono i parenti, uno “psicotico” come lo definisce il primo psichiatra che lo ha visitato 12 anni fa in Tunisia? E era davvero un “pessimo” musulmano, donnaiolo e beone? Oppure, come dice il governo francese, aveva accelerato la sua radicalizzazione negli ultimi tempi? Forse la verità è nel mezzo. Il punto di partenza sono le parole di un altro ministro francese, Jean-Yves Le Drian, che guida la Difesa: “L’Isis non organizza”, precisa, ma si limita “ad instillare lo spirito terrorista”. Con le dovute proporzioni è la stessa cosa che ha detto anche lo specialista che visitò Lahouaiej Bouhlel nel 2004: non è stata la sua psicosi a provocare l’attentato, è la diagnosi del medico, ma “un indottrinamento, un delirio di radicalizzazione” che ha trovato terreno fertile in una persona già disturbata.

D’altra parte gli inquirenti, due giorni dopo l’assalto della Promenade, spiegavano di non aver trovato prove concrete per collegare Lahouaiej Bouhlel all’Isis. In ogni caso la Francia per il momento ha rafforzato le misure di sicurezza in tutto il Paese. La strage della Promenade des Anglais ha aperto fronti nuovi del terrore in Francia: da un lato quello della famosa unità nazionale o repubblicana che aveva fin qui tenuto e che stavolta è andata in frantumi solo qualche ora dopo l’attentato. Poi quello di un tipo di attentato “nuovo” – ha ammesso Cazeneuve – commesso da un killer che ha agito da solo, “senza collegamenti, senza armi pesanti e senza essere noto ai servizi come jihadista o radicalizzato”. Le cui mosse, quindi, erano difficilissime o impossibili da prevedere. Ci sono solo alcuni numeri di cellulare, definiti “interessanti”, trovati sul telefono di Lahouaiej Bouhlel.


E naturalmente sullo sfondo, per quello che vale, la politica interna francese. Il presidente della Repubblica François Hollande ha convocato di nuovo all’Eliseo i principali ministri, soprattutto per provare a chiudere le polemiche sulla sicurezza. Al termine dell’incontro sono usciti a parlare i due ministri chiamati in causa, in particolare Cazeneuve, per il quale Marine Le Pen ha chiesto le dimissioni, ma sul quale ha “planato” anche il favorito a essere candidato dell’Eliseo per il centrodestra moderato, Alain Juppé: “La strage di Nizza si sarebbe potuta evitare”. “La polizia era presente, direi molto presente, per mettere in sicurezza la Promenade des Anglais”, ha affermato Cazeneuve, invitando alla “dignità”. E sparando una bordata in risposta a Christian Estrosi, presidente della regione delle Alpi Marittime che ha parlato di dispositivo di polizia “insufficiente”: era tutto preparato “d’intesa con il governo locale. Se le condizioni di sicurezza non c’erano, poteva decidere di annullare le celebrazioni del 14 luglio”.

FONTE ILFATTOQUOTIDIANO.IT



Uccide la figlia soffocandola con 
un cuscino e poi ingerisce barbiturici
E’ stato il padre a dare l’allarme, passando nella stanza dove la piccola
si trovava e notandola già priva di sensi. La donna ha assunto dei barbiturici

Ha soffocato la figlia di sette mesi e poi, cosciente di quello che aveva fatto, ha chiamato la madre che abitava al piano superiore. Giovanna Leonetti, biologa, soffriva di crisi post parto e per questo era in cura da uno psichiatra. Da qualche mese, però, la donna aveva deciso di abbandonare la terapia. Quello che è accaduto sabato mattina al terzo piano di un edificio ubicato nella centralissima via Molinella, a Cosenza, ricorda molto il caso Cogne. La bimba si è svegliata e, forse per qualche piccolo dolore addominale, si è messa a piangere. La mamma, stizzita dal pianto della piccola Marianna, le ha premuto il cuscino sulla faccia, soffocandola. Poi ha chiamato la madre e le ha raccontato tutto. Domenica è stata arrestata.
Ingeriti barbiturici
La donna ha avvertito il fratello del genero che a sua volta ha chiamato il 118, chiedendo aiuto per una bimba che non respirava molto bene. Nel frattempo però Giovanna avrebbe tentato il suicidio, ingerendo una dose massiccia di tranquillanti. Quando i medici sono arrivati, la bimba era morta da qualche ora. Nonostante ciò, la piccola è stata comunque portata in ospedale. Lo zio di Marianna ha quindi chiesto ai medici dell’Annunziata l’intervento di uno psicologo per aiutarlo a dare la notizia al padre. Marianna era la primogenita della coppia. Il marito è un avvocato, Francesco Luberto, assai stimato a Cosenza. La squadra mobile guidata da Giuseppe Zanfino in queste ore sta ascoltando tutti i testimoni e i parenti della donna, alla presenza del magistrato di turno della procura Domenico Frascino.

FONTE ILCORRIERE.IT




Orte, la madre della bimba uccisa fermata per omicidio. “Ha annegato la figlia prima di tentare il suicidio”

Il padre è stato interrogato per ore. La donna è ricoverata in rianimazione ma non è in pericolo di vita. Soffriva di depressione post partum. E' stata ascoltata anche la nonna che ha trascorso parte della giornata insieme ai bambini

Più informazioni su: Carabinieri, Omicidio
Il marito ascoltato per ore, la moglie in stato di fermo con l’accusa di omicidio. Mercoledì pomeriggio l’uomo, 39 anni, di origine moldava, tornando nella sua abitazione di Orte Scalo (Viterbo), ha trovato la figlia di quattro mesi morta nella culla, la compagna, 36 anni, in coma e il figlio di cinque anni in stato confusionale.


La donna, ancora ricoverata in ospedale, è stata interrogata nel pomeriggio ed è attualmente piantonata dai carabinieri di Viterbo. Il fermo, emesso dal sostituto procuratore Franco Pacifici, è scattato nel pomeriggio al termine dell’interrogatorio della trentenne. La giovane era stata ricoverata dopo essere stata trovata incosciente in casa dal marito, rientrato dopo il lavoro. Non è chiaro, al momento, se la donna, abbia ammesso quello che la procura gli contesta: ovvero l’aver ucciso la figlia di quattro mesi. Secondo gli investigatori, la donna ha poi tentato il suicidio, ingerendo psicofarmaci.

FONTE ILFATTOQUOTIDIANO.IT


RISPOSTA

Vi servono altri esempi? Digitate su Google "suicidio impiccagione" e ne vedrete delle belle.

Ormai siamo assuefatti alla morte, come se fosse normale ammazzare e ammazzarsi per futilità.

Sono anni che ripeto le stesse cose, ma finalmente la consapevolezza di quanto gli psicofarmaci trasformino chi li assume in dei mostri senza pietà sta alla fine crescendo.

Aiutate questo piccolo Uomo a diffondere un messaggio di speranza: l'abolizione, per sempre, di qualunque tipo di merda chimica psichiatrica.

Avanti così

Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


7 commenti:

  1. INVECE AI TEMPI della bibbia ,o ad esempio del medioevo quando non c'erano psicofarmaci erano tutti pacifici e nessuna strage si faceva ; troppo riduttivo dare solo la colpa ai farmaci in ogni caso , milioni di persone li prendono e non tutti i milioni che li prendono sono violenti o uccidono e poi come detto prima quando non esistevano i farmaci specie quelli psichiatrici la follia umana e la violenza verso donne bambini etc e' sempre stata parte dell'essere umano;

    buon lavoro a tutti , bel blog

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...ma soprattutto bella risposta, "Anonimo"!
      dimostra un'acutezza e uno spirito di osservazione fuori dal comune! Vai così che sei forte

      Elimina
  2. Pietro,

    sembra anche a me che vi sia un'esplosione di follia generalizzata, ne ho esempi anche nella mia famiglia, e costoro non prendono psicofarmaci!

    Penso che sia la risultante di diversi cofattori: errata alimentazione, troppo basata su proteine animali, cereali e glutine, inquinamento ambientale, sostanze chimiche che piovono dal cielo, che si trovano nelle carni che vengono mangiate, nella frutta e nella verdura, nell'acqua, che vengono ingerite come farmaci. Per non parlare dell'inquinamento sociale, cioè tutti quei colpi che i governanti attuali infliggono a persone che vorrebbero solo vivere tranquille. La caratteristica delle sostanze chimiche è l'accumulo nei tessuti e nel sangue, che poi porta alle malattie ed a questa specie di follia da cui molti sembrano affetti.
    L'inconscio collettivo è saturo di pensieri negativi e di violenza.

    Inoltre non bisogna dimenticare che molte, moltissime persone, sono semplicemente cattive, aride di animo, ed anziché perseguire la propria serenità e felicità, sono dedite a fare del male agli altri.
    L'unica cosa possibile è, a mio avviso, armarsi di un coraggio da leoni, non lasciarsi turbare troppo dagli avvenimenti, e cercare di diffondere informazioni che facciano crescere la Consapevolezza.
    Passerà, come tutte passano le cose umane.
    Buon lavoro!
    E.

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  3. non capisco la risposta ironica di certo RIC, comunque la verita' spesso e' in tante cose messe assieme e come ripeto non si deve dare solo al colpa a farmaci e alimentazione errata , come risposte settarie , sia da parte di psichiatri che darebbero medicine a tutti sia dire che ogni assassino e' indotto solo e sempre dai farmaci !!

    al gioeno odierno oltretutto la stampa ed i mass media accessibili e i blog etc fanno sapere cose che prima succedevano ma nessuno denunciava per paura , vedi violenze familiari e quant'altro specie sulle donne , violentate in casa , umiliate e nessuno poteva denunciare o dire nulla ; il mondo non e' cambiato certamente abbiamo piu' ( non tutti ) consapevolezza e anche questo blog non medico aiuta a capire molte cose da un punto di vista super parties secondo me ;

    buon lavoro alla redazione e a ric


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    1. La risposta era ironica perché non sono assolutamente d'accordo con il tuo commento, riconfermato dalla prima parte del tuo secondo commento. Nessuno qui vuole essere settario come tu intendi, infatti è un'esagerazione e una forzatura il tuo voler dire che "ogni assassino è indotto sempre e solo dai farmaci". Infatti se leggi il commento dello psichiatra di Bouhlel, riportato da Bisanti, egli afferma che "...non è stata la sua psicosi a provocare l’attentato, è la diagnosi del medico, ma “un indottrinamento, un delirio di radicalizzazione” che ha trovato terreno fertile in una persona già disturbata". Quindi certamente si trovano diverse concause, questo lo riconosciamo tutti. Bene, il problema grossissimo è che secondo la psichiatria queste persone sono "disturbate" perché "malate", mentre secondo chi legge coscienziosamente questo blog, il "disturbo" è causato e aggravato dagli psicofarmaci, che quindi giocano un ruolo determinante e possono spesso essere la principale delle varie concause che portano a questi risultati disastrosi!
      Sono invece d'accordo sulla seconda parte del tuo secondo commento, ossia molte violenze del peggior tipo sono sempre esistite, tuttavia oggi noi viviamo mediamente agiati e ci scandalizziamo quando ci raggiungono notizie di queste violenze terribili e sommerse. Che possiamo fare? Secondo me, se rivoluzione sarà, dovrà essere necessariamente una rivoluzione che partirà dal basso, ossia da ognuno di noi, dalla nostra quotidianità. Per questo paladini come Bisanti o Vaccaro o Lannes sono un bene prezioso per tutti.
      Scusate la lungaggine.

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  4. Leggetelo tutto!
    Questa è informazione!

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  5. parliamo anche degli effetti tremendi degli STEROIDI ANABOLIZZANTI sulla psiche di molti culturisti anche e soprattutto non profesionisti che IMPAZZISCONO DI VIOLENZA con questi cocktail di testosterone e altre molecole steroidi anabilizzanti potentissimi

    fra'

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