Salve sono ******, vivo in ******, ad *****, attualmente ho un negozio di ******* che non rende perché qui economicamente siamo messi malissimo. Dopo questo piccolo quadro introduttivo vorrei raccontare la mia storia che è lunga ma vado direttamente ai farmaci perché questa non è una seduta dallo psicologo.
Assumo benzodiazepine da 8 anni insieme a una pastiglia di paroxetina, sono a livelli di una boccetta ogni 3 giorni e mezzo, non so quante gocce siano al giorno penso un centinaio minimo, ho deciso di disintossicarmi, ho molti problemi sia economici che fisici, uno dei più importanti attualmente è la paradontosi, fumo molto almeno 35 sigarette al giorno. Sono stata da vari psichiatri e psicologi, l'ultima mi ha fatto capire che io non ho attacchi di panico ma attacchi isterici dovuti alla rabbia.
Le gocce mi sono state prescritte da una psichiatra e riconfermate da altre dove sono stata in terapia, le terapie le ho sempre dovute lasciare per problemi economici a parte l'ultima dove sono arrivata a capire come lavora il mio cervello ma devo scalare queste droghe.
E' difficilissimo, sembra di non avere controllo sul fisico se non le prendo, confusione mentale, irrigidimento degli arti, abbassamento della vista, confusione totale. Ho appena iniziato ma mi viene voglia di stare solo a letto, stanchissima ,nausea.
Io non so quanto ci vorrà, leggo di gente che scala in un mese, ma come fanno, è impossibile per me passare dall'assunzione di almeno 100 gocce a nulla senza avere tutti quei sintomi dell'astinenza, sono difficilissimi da controllare.
Mi serve aiuto, grazie.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Mi perdoni se potrò sembrarle duro, ma penso che dirsi le cose "in faccia" sia la più grande forma di rispetto reciproca.
Lei non ha capito proprio un cazzo di niente di che cosa sia LA VITA.
Viene qui a cercare una risposta da questo sconosciuto, lamentandosi dei suoi problemi economici che, a suo dire, non le permettono di portare avanti una psicoterapia, ma trova quasi 12 euro al giorno per fumare quella merda di sigarette che lei è convinta le stiano distruggendo solo la bocca.
Prima domanda diretta: se non ha soldi, ha la bocca devastata, ma perché cazzo fuma?
Seconda domanda diretta: le è mai balenato per la testa che tutta la merda che aspira giorno e notte abbia una influenza tanto sul suo fisico quanto sulla psiche?
Quando comincerà a trattare il suo corpo come una reliquia e non come un sacco dell'immondizia?
Ora come ora, il suo organismo è talmente intossicato, oltretutto da un farmaco potente e difficile da dismettere come la Paroxetina, che ci vorranno almeno 2-3 anni di IMPECCABILE alimentazione e un drastico miglioramento di tutto il suo stile di vita.
Questo è il PROBLEMA: la sua enorme intossicazione interna.
Non si azzardi neanche a togliere i farmaci di botto, per non rischiare contraccolpi mostruosi, con pericoli anche per la sua stessa vita.
Si svegli, la pianti di vivere nel mondo delle favole, dove le sigarette sono gratis e fanno bene e si può mangiare tutta la merda che si vuole senza ripercussione alcuna.
Ora la riporto nella vita reale, e le do la "mia soluzione":
Io ci sono
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Mi perdoni se potrò sembrarle duro, ma penso che dirsi le cose "in faccia" sia la più grande forma di rispetto reciproca.
Lei non ha capito proprio un cazzo di niente di che cosa sia LA VITA.
Viene qui a cercare una risposta da questo sconosciuto, lamentandosi dei suoi problemi economici che, a suo dire, non le permettono di portare avanti una psicoterapia, ma trova quasi 12 euro al giorno per fumare quella merda di sigarette che lei è convinta le stiano distruggendo solo la bocca.
Prima domanda diretta: se non ha soldi, ha la bocca devastata, ma perché cazzo fuma?
Seconda domanda diretta: le è mai balenato per la testa che tutta la merda che aspira giorno e notte abbia una influenza tanto sul suo fisico quanto sulla psiche?
Quando comincerà a trattare il suo corpo come una reliquia e non come un sacco dell'immondizia?
Ora come ora, il suo organismo è talmente intossicato, oltretutto da un farmaco potente e difficile da dismettere come la Paroxetina, che ci vorranno almeno 2-3 anni di IMPECCABILE alimentazione e un drastico miglioramento di tutto il suo stile di vita.
Questo è il PROBLEMA: la sua enorme intossicazione interna.
Non si azzardi neanche a togliere i farmaci di botto, per non rischiare contraccolpi mostruosi, con pericoli anche per la sua stessa vita.
Si svegli, la pianti di vivere nel mondo delle favole, dove le sigarette sono gratis e fanno bene e si può mangiare tutta la merda che si vuole senza ripercussione alcuna.
Ora la riporto nella vita reale, e le do la "mia soluzione":
1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.
2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.
Sono abituato a regalare il mio libro a chi economicamente non possa acquistarlo, ma direi che NON è proprio il suo caso.
Può sentirsi libera di offendersi per le mie parole, ma sappia che vengono dal cuore.
Meglio essere diretti e sinceri che prendersi per il culo facendo alla fine del male.
Sono abituato a regalare il mio libro a chi economicamente non possa acquistarlo, ma direi che NON è proprio il suo caso.
Può sentirsi libera di offendersi per le mie parole, ma sappia che vengono dal cuore.
Meglio essere diretti e sinceri che prendersi per il culo facendo alla fine del male.
Io ci sono
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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