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NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
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La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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lunedì 5 giugno 2017

"QUELLO CHE FAI PIETRO È UTILE, UNICO, PREZIOSO"

LETTERA

Ciao Pietro, grazie di esistere con questo tuo unico blog. Sto cercando di convincere mio cognato Fabrizio (51 anni) ad iniziare un  percorso di uscita dagli psicofarmaci. Attualmente dipendente da 35 anni!!!

Spero di riuscire ad iniettare un buon seme. Per questo mi interessa ricevere il tuo libro. Ti mando il bonifico a breve. Fabrizio ha appena iniziato anche con l'alimentazione quasi alla Valdo, ed ha già perso 13kg da 101.
Un forte incoraggiamento a continuare perché quello che fai è utile ed unico. Prezioso.
Grazie
Alberto



RISPOSTA

Semplicemente grazie Alberto, per le tue parole, per il tuo incoraggiamento.

Una sola parola: LIBERTA'.

Libertà che sotto quella merda chimica chiamata psicofarmaci NON esisterà mai.

Avanti così

Pietro Bisanti


22 commenti:

  1. "quella merda chimica" direi che con questa affermazione, oltre che ad un oggettiva mancanza di eleganza dimostra tutta la sua ignoranza. I farmaci sono uno strumento e come tali dipende da come e perché vengono assunti. Lei non solo parla a frasi fatte prive di ogni fondamento scientifico, ma si arroga il diritto di fornire linee guida,
    sulla base del nulla visto e considerato che lei non è uno specialista e quindi non ha nessun titolo e formazione per distinguere l'aria fritta da dati scientifici.
    E' come se dessi retta al mio macellaio su come riparare un auto.
    I farmaci, come anche la psicoterapia hanno salvato e cambiato in meglio la vita di milioni di persone.
    Ma ora abbiamo il nostro Pietro con nessuna conoscenza scientifica e che copia incolla frasi prese a caso che ci ricorda che gli psicofarmaci non vanno assunti. Come non poterle credere? Del resto dopo tutti gli anni di studi, i pazienti che ha visitato, i vari follow up e quasi dimenticavo... Gli anni di ricerca in laboratorio, come non poterle credere? La verità è che purtroppo internet è anch'esso un mezzo, e chi vive momenti di sofferenza tende a cercare (comprensibilmente) soluzioni rapide e purtroppo ci si imbatte in blog come questo che alimentano l'illusione che la strada scelta pur difficile non sia la migliore.
    Un appello a tutti quelli che assumono farmaci: non demonizzatene né esaltatene l'uso, sono un aiuto, con effetti collaterali come tutti i farmaci. L'aspetto fondamentale è rivolgersi a chi conosce la materia,ovvio, anche in ambito medico esistono gli specialisti competenti e gli incompetenti ma quando ci si rivolge a chi non ha titolo, farsi fuorviare perdendo tempo prezioso è piuttosto prevedibile.

    RispondiElimina
  2. Lo dica a tutti quelli che si impiccano grazie ai suoi amati psicoveleni, ah pardon quelli ormai sono belli che andati non parlano più, non possono più protestare per le porcate che gli fate. Indottrinati dalle università e poi via i paraocchi a vita. Non vale perdere neanche del tempo a replicare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Replico io, Vale quello che ho già scritto, io non darei mai la mia auto in mano ad un salumiere.
      Capisco lei abbia avuto con molta probabilità, direttamente o indirettamente, esperienze negative con i farmaci.
      Questo non le da però il diritto di estendere una sua esperienza negativa a tutta la popolazione, oltre che dannoso a se stesso è fuorviante per i pochi fortunatamente che si imbattono in considerazioni figlie Dell'ignoranza e della paura.
      Lei è libero di avvalorare le sue convinzioni, utilizzando un linguaggio poco ortodosso o condito di frasi fatte, fortunatamente siamo in democrazia, tuttavia "l'indottrinamento" di cui lei parla, al netto di incompetenze, di interessi, etc... (Aspetti ahimè presenti in ogni professione) ha permesso a milioni di persone di sopravvivere, certo con degli ovvi limiti ed errori ma sicuramente non giocando alla roulette russa, basandosi cioè su tesi strampalate prive di efficacia e replicabilita', criteri fondamentali che distinguono i professionisti dai ciarlatani,che in uno schema che si autoalimenta non considerano che molto spesso è più semplice rendere nota la notizia di un possibile “fallimento” del farmaco, piuttosto che i grandi successi delle terapie moderne.
      Alle sue considerazioni "sono belli che andati" ancora una volta ci troviamo di fronte a commenti privi di contenuti e non costruttivi, perché fondati sulla non dinostrabilita', è il caso del famoso "mi hanno raccontato" "ho sentito".
      Gentile Gianluca, ho una certa avversione per chi come lei ha posizioni così estreme soprattutto quando non si hanno sufficienti informazioni per formarsi un opinione. Lei o l'autore del blog in un articolo accennavate che non è necessario essere medici per "usare la logica", non ho capito bene cosa intendiate per logica, probabilmente vi riferivate al buon senso, e in effetti il buon senso non va necesariamente di pari passo con la cultura... Ma ribadendo l'esempio del meccanico, anche se il mio salumiere fosse la persona più dotata di "logica" di buon senso, di articolate capacità cognitive... Tutto questo non lo renderebbe immune dall'ignoranza e dal non avere degli strumenti concettuali, tali per cui possa distinguere la differenza tra una marmitta e uno specchietto retrovisore.
      In conclusione, le posizioni estreme in ambito medico come nella vita in genere sono molto pericolose perché non considerano l'ovvia soggettivita' di ogni singolo individuo e di tutti gli imprevedibili fattori in campo.
      Un saluto

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  3. Caro anonimo. Questi suoi commenti denotano una certa dose di arroganza e soprattutto scarsa conoscenza. Lei si sente offeso perchè è un medico prescrittore di veleni o un beato consumatore? Si documenti su siti di ricercatori seri e scientifici senza scomodare Pietro che già ha il suo da fare per salvare le persone intrappolate. Inoltre le posso dire che mon ho nulla in contrario per chi decide di avvelenarsi con i farmaci correttamente informato e consapevole ma NON È AMMISSIBILE CHE MI SI SI COSTRINGA A FORZA COME STA FACENDO LA PSICHIATRIA!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile Recuperatamente,
      L'Arroganza è tipica di chi ha posizioni estreme, e in effetti come ho premesso sin dall'inizio non demonizzo né esalto l'uso dei farmaci.
      Per quanto riguarda il doversi documentar, qualora lei lo facesse non sarebbe utile alla comprensione in quanto privo degli strumenti culturali per decodificare uno studio clinico.
      Nessuno la "costringe" al netto di casi estremi come un TSO, La psichiatria, le neuroscienze, la farmacologia, sono discipline nate per aiutare il paziente,a superare patologie che senza l'ausilio dei farmaci difficilmente troverebbe soluzione.
      Capisco l'avversione rispetto all'uso di sostanze sintetiche ma finora la medicina convenzionale, ha dimostrato essere la più efficacia per sconfiggere numerosi disturbi.
      Per quanto riguarda "l'avvelenarsi" le ricordo casi recenti in cui i tanto informati genitori o direttamente i pazienti, scegliendo terapie alternative hanno messo fine alla loro vita. Ogni farmaco in commercio presenta effetti collaterali ma se prescritto con cognizione di causa i benefici sono ben superiori agli effetti collaterali, di per se l'utilizzo di medicinali buono ne cattivo, dipende l'uso che se ne fa.
      Riprendendo la considerazione sulla mia ipotetica arroganza, chiarita per l'ennesima volta dimostrandole la mia neutralita', personalmente mi preoccupa molto di più l'ignoranza intesa come mancanza di informazioni e di nozioni utili a leggere la realtà in senso più ampio. Un saluto

      Elimina
    2. Gentile Anonimo,
      grazie per la celere risposta. Non mi sembra di avere posizioni estreme rispetto all'uso dei farmaci psichiatrici, infatti più volte ho scritto che non ho niente in contrario per chi intende usarli, ben conoscendo tutti i rischi del caso.
      Certo è che li demonizzo e li sconsiglio, ma è una mia personale opinione, frutto della mia esperienza.
      La vera posizione estrema mi sembra quella della psichiatria che li vuole somministrare senza il consenso dell'interessato.
      Io non entro nel merito di ogni singolo studio clinico ma mi fido di chi lo sta facendo con occhio critico e soprattutto INDIPENDENTE, ovvero non pilotato dalle industrie farmaceutiche.
      Se una persona muore perchè sceglie come è suo diritto una terapia alternativa è una tragedia, ma le centinaia di migliaia che muoiono in seguito all'utilizzo di farmaci da prescrizione cosa sono? soltanto statistica?
      Si è preso la briga di leggere almeno il mio ultimo articolo del blog?
      Dove sarebbe la 'cognizione di causa' degli psichiatri?
      Infine mi può suggerire, dato che necessito di cultura, dove attingere a studi che dimostrino in modo inequivocabile l'efficacia degli psicofarmaci a lungo termine?
      Mi può passare per favore i nomi di persone che sono 'guarite' dalle loro malattie mentali grazie agli psicofarmaci e che stanno meravigliosamente bene anche dono 20. 30 40 anni di avvv.. pardon assunzione di politerapie?
      Cari saluti

      Elimina
  4. E’ chiaro come l’anonimo e ostinato maestrino che non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome, non sia un medico ma uno che vuole farlo credere per godersi cinque minuti di notorietà. Tra l’altro un non-medico ignorante in italiano che dà dell’ignorante al prossimo solo perché si è osato definire gli psicofarmaci merda chimica. Ah perché non si può dire? Adesso abbiamo pure la lesa maestà del farmaco.

    Tre post intrisi di luoghi comuni e banali ammonimenti, infarciti di non-dati per affermare che i farmaci hanno salvato la vita a milioni di persone (ohibò!), infilandoci dentro la psicoterapia e facendo quindi una gran confusione. Ma di che parla? Ci fornisca i riferimenti documentali di ciò che afferma, altrimenti lei è solo un chiacchierone.

    Guardi che magari non lo sa ma il SUO macellaio potrebbe essere un formidabile riparatore di auto semplicemente per innata predisposizione o passione per la meccanica.

    Lei parla scriteriatamente di soluzioni rapide quando invece è proprio il farmaco la soluzione rapida e de-responsabilizzante. Una sostanza che nel tempo procura sempre assuefazione e dipendenza e che sconvolge i delicati equilibri dell’organismo talvolta in maniera irreversibile. Una sostanza che sopprime il sintomo e non rimuove mai la causa. La causa la si rimuove soltanto con ferrea determinazione e forza di volontà (nel caso dei problemi ivi trattati). E su questo aspetto il competente sig. Bisanti avrebbe sicuramente molto altro da aggiungere.

    Se si escludono gli antibiotici e pochi altri farmaci da usarsi solo in casi di reale emergenza, sono davvero poche e spuntate le armi della medicina ufficiale. Lo dice anche il noto prof. Garattini che i medicinali davvero necessari si contano sulle punta delle dita. E naturalmente grande merito va riconosciuto a tutto il personale dei pronto soccorso, al quale ci affidiamo con fiducia in caso di malore o infortunio. Dopodiché stare il più lontano possibile da ospedali, medici e medicine. E farsi una bella cultura ippocratica-igienista-salutista contrapposta alla cultura della malattia, dello sconforto, dell’ineluttabile. Ovvero la differenza che intercorre tra il giorno e la notte.

    Per il resto qualunque farmaco punta sempre alla soppressione (non alla cura) di un sintomo e mai alla eradicazione della causa. Sospendendo il farmaco tutto torna come prima e peggio di prima.

    Lei parla di “tempo prezioso”: lo dica a colui che assume farmaci da 35 anni. Chi è secondo lei il vero beneficiario di questa cronica situazione?

    E si risparmi il suo falso buonismo utilizzato per dare dell’ignorante a tutti sembrando gentile. E soprattutto si risparmi la strumentalizzazione dei fatti di cronaca, abbia almeno la decenza di tacere di fronte alle tragedie. Anche perché se vuole metterla su questo piano vinciamo la partita a tavolino. In fatto di tragedie la medicina convenzionale non è seconda a nessuno.

    Fabio Fontana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fabio, non dica fesserie qui non si tratta di "vincere a tavolino' ma di basare le proprie considerazioni su dati reali e dimostrabili.
      Le tragedie recenti supportano quanto sto dicendo e non credo sia necessario approfondire l'argomento. Sull'efficacia:esiste una medicina fondata su delle evidenze scientifiche e una pseudo medicina priva di evidenze. Un saluto

      Elimina
  5. Caro anonimo, ammesso che lei sia un medico psichiatra, almeno da come scrive potrebbe sembrarlo, mi risponda a questa domanda:" Se da domani lei non disponesse più di alcun tipo di farmaco da prescrivere per i problemi mentali che affliggono i suoi presunti pazienti, a quali tecniche terapeutiche si affiderebbe? Al pendolino di Freud?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perché scomodare la psicanalisi, quando i traumi possono essere agevolmente risolti mangiando un frutto? Del resto noi non dipendiamo dalle nostre esperienze e dai filtri che adottiamo per leggere la realtà.
      Per quanto riguarda la richiesta di segnalarle qualche ricerca, può farlo autonomamente all'interno delle principali banche dati biomediche che trova on line.
      Troverà vari studi clinici e preclinici che dimostrano che lo stress e i traumi in genere portano alla riduzione del volume totale Dell'ippocampo e possono determinare atrofia e perdita di neuroni. Non soltanto, sarebbe un tema vastissimo. Saluti

      Elimina
  6. Gent. Fabio,

    "Guardi che magari non lo sa ma il SUO macellaio potrebbe essere un formidabile riparatore di auto semplicemente per innata predisposizione o passione per la meccanica"

    Converra'con me che la sola passione non e'sufficiente per apprendere nozioni che richiedono anni di studi e di esperienza.

    "Una sostanza che nel tempo procura sempre assuefazione e dipendenza"

    Vero in parte, se si parla di benzodiazepine. Ma anche in questo caso molto dipende dall'approccio terapeutico

    "Una sostanza che sopprime il sintomo e non rimuove mai la causa"

    E' vero i farmaci,salvo rari casi non agiscono sulle cause del disturbo psichico ma solo sui sintomi da esso provocati e possono semplicemente facilitare un eventuale lavoro psicoterapico.

    "La causa la si rimuove soltanto con ferrea determinazione e forza di volontà (nel caso dei problemi ivi trattati"

    Sostenere cio'e' pura illusione, esortare chi soffre di disturbi psichici a farsi forza e cercare di farcela da solo non aiuta la persona, anzi, contribuisce ad aumentare il suo senso di impotenza e di inadeguatezza e ritarda i corretti interventi terapeutici che non devono necessariamente essere di tipo farmacologico

    "Dopodiché stare il più lontano possibile da ospedali, medici e medicine"
    Questa e' un ovvieta'

    "Lei parla di “tempo prezioso”: lo dica a colui che assume farmaci da 35 anni. Chi è secondo lei il vero beneficiario di questa cronica situazione? "

    E' vero che esistono pazienti che sono stati "sedati" per anni , fortunatamente e'una prassi sempre piu' infrequente , non e' un caso se dall'inizio del mio intervento ho sostenuto l'importanza delle competenze e del buon senso.

    Piccola nota: il Prof. Garattini ,da lei citato ,in varie interviste ha dichiarato la sua avversione alle terapie alternative

    insomma Fabio, per concludere definitivamente, coerentemente con quanto sostenuto sin dall'inizio ,non si tratta di "vincere a tavolino" ma di non assumere posizioni estreme.
    La sua e' una visione parziale e fuorviante , personalmente non mi sognerei mai di affermare che la nutrizione non e' un aspetto fondamentale nella vita di ognuno di noi, questo non significa pero' la consideri una sorta di panacea ,la invito ad assumere lo stesso atteggiamento nei confronti della medicina ufficiale.

    Saluti

    RispondiElimina
  7. Piccola nota obbligata per il subdolo ed apprensivo anonimo.

    Oltre che anonimo anche mistificatore.

    Ma di quali terapie alternative blatera? Questo è un Blog serio, l'igienismo è disciplina seria.

    L'omeopatia e le terapie alternative le lasciamo a coloro che credono nei guaritori e nelle sostanze pseudo-curative anziché nell'auto-guarigione del corpo umano (purché messo nelle condizioni di poterlo fare).

    Le ovvietà possono risultare tali se si prendono scorrettamente poche parole trascurando volutamente tutto il resto. Dimostri un po' di dignità, almeno una volta nella vita.

    Quanto alla medicina ufficiale, fallimentare su tutti i fronti, essa ha tutto il mio disprezzo. Esclusa - ripeto per i finto sordi, la medicina d'urgenza alla quale riconosco utilità, meriti, competenza.

    Una volta superata l'emergenza o meglio ancora prima di essa, costruirsi una solida cultura ippocratica-igienista-valdiana-bisantiana-vegana tendenzialmente crudista e fruttariana.

    Ovvero non-medica, non-curativa e non-terapeutica.

    Che significa: più salute, più energia, più efficienza, più autostima, più fiducia, più ottimismo, più serenità, più vitalità, più gioia di vivere, totale libertà, massima indipendenza.

    Certo, per la più redditizia industria del pianeta che è quella del farmaco (con la sua ABERRANTE "sperimentazione animale") e per la casta medica, tutto questo è visto come un affronto insopportabile ed una minaccia alle proprie esclusive prerogative.

    Ma son cose che non la riguardano, non essendo lei un medico.





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    Risposte
    1. Immaginavo sarebbe emersa la teoria del complotto da parte delle case farmaceutiche.
      C'è anche chi crede di essere un agente segreto sotto copertura spiato dal kgb in effetti.
      Continui pure a confondere le sue opinioni con la medicina ufficiale, fortunatamente scienza e progresso prevarranno sempre sulle dicerie e sugli estremismi. Mi avvisi quando attiveranno un corso di "cultura ippocratica-igienista-valdiana-bisantiana-vegana tendenzialmente crudista e fruttariana". intendo un corso di laurea.
      Buona fortuna,
      Un saluto

      Elimina
  8. Ma quale complotto egregio. Che spirito di patata, bocciato pure come comico.

    Pensi a volte l'arroganza che brutti scherzi gioca. La scuola c'è già.

    http://www.universitadellasalute.it

    Buona fortuna a lei, ne ha un gran bisogno.

    RispondiElimina
  9. Ma quale complotto egregio. Che spirito di patata, bocciato pure come comico.

    Pensi a volte l'arroganza che brutti scherzi gioca. La scuola c'è già.

    http://www.universitadellasalute.it

    Buona fortuna a lei, ne ha un gran bisogno.

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    Risposte
    1. Scuola, appunto, rilegga con attenzione, parlavo di un corso di laurea RICONOSCIUTO che possa rilasciare titoli aventi valore legale. Come vede torniamo al punto iniziale, non si tratta di vincere a tavolino ma di buon senso.
      In bocca al lupo,
      Saluti

      Elimina
    2. No caro. Lei ha scritto corso di laurea e basta. Solo adesso ha aggiunto la stronzatina finale.

      Anonimo, meschino, frettoloso, presuntuoso e pure disonesto. Un concentrato di buon senso insomma. Se lo dice lei.

      Elimina
    3. Aveva capito benissimo che facendo riferimento al corso di laurea, discriminavo i "corsi" non riconosciuti da quelli che invece hanno valore legale. Ora se vuole darmi del meschino, è libero di farlo. Ma questo non cambia tutto quello scritto finora e il valore del suo "corso".
      Si rilassi,
      Mi stia bene
      Un saluto

      Elimina
    4. Penso che lei abbia bisogno di compagnia se insiste tanto con questa storia. Non avevo assolutamente capito che fosse così mediocre da attribuire tanto valore ai corsi di laurea RICONOSCIUTI.

      Non è il mio corso nel senso che non me lo sono comprato per rivendermelo e non comprendo le virgolette. Le manca umiltà.

      Si tratta semplicemente di un corso per imparare a stare bene, non ci vedo nulla di strano. Fino ad oggi non ce n'erano. Il mondo cambia, e la medicina ufficiale sta inesorabilmente naufragando con tutta la sua zattera. Questa è una ciambella di salvataggio in un mare in tempesta.

      Chi frequenta medicina si specializza in malattie, diventa bravissimo in quest'ambito, un vero esperto. L'Università della Salute è l'esatto contrario. Non capisco quale sia il suo problema. È un tema che dovrebbe interessare anche a lei, che dovrebbe stimolarla, appassionarla, incuriosirla. Le dispiace forse che vi sia qualcuno che insegni a stare bene? I medici per deformazione professionale non lo sanno fare, tanto che si ammalano come e forse più dei loro stessi pazienti. Il medico arriva sempre DOPO con soluzioni tampone. L'igienismo insegna ad intervenire PRIMA.

      Giusto allora che qualcuno colmasse un simile vuoto. E non escludo assolutamente che prima o poi sia tributato il giusto riconoscimento a chi opera in questo senso. Ma questo è solo un dettaglio.

      Health Science University

      Libera Università di Scienze della Salute Naturale.

      Leggi il titolo e già ti senti meglio.

      Elimina
    5. Senza ombra di dubbi, la medicina cura la malattie, a differenza del suo corso ribadisco non RICONOSCIUTO. No non ho alcun problema che un corso insegni a star bene, ma il concetto di prevenzione è già presente in ambito medico. Quindi non ha scoperto nulla di nuovo. Se non che gli insegnmenti che teoricamente vengono impartiti, non sono RICONOSCIUTI, e il motivo è piuttosto ovvio.
      Se leggo il titolo, balza subito all'occhio , di quanto volutamente fuorviante sia "University", I tanto odiati ambienti universitari, sembrano essere di vitale importanza, per dare una parvenza di serietà ad una scuola non Riconosciuta.
      Mi perdoni ma non sto dicendo nulla che non sia oggettivo e non vero.
      Non è un dettaglio il fatto che non sia riconosciuta, non lo è per ovvi motivi ma sono onestamente stanco di dovermi ripetere.
      Se lei sta bene leggendo un titolo, mi fa davvero piacere per lei. I placebo a volte funzionano.
      Sul fatto che medici si ammalino, beh che grande scoperta....
      E sul fatto che una dieta equilibrata diminuisca la probabilità di ammalarsi è un altra ovvieta'.
      Sul naufragare della medicina, è esattamente il contrario, all'aumentare della consapevolezza e degli strumenti culturali che oggi le persone fortunatamente hanno a disposizione ,diminuisce il numero persone che si rivolgono
      Anche per quanto riguarda il tema della prevenzione, a figure non riconosciute.
      In effetti, da quando nel medioevo si faceva coincidere l’ingresso del demonio al momento di una crisi epilettica, e si curava con diete e preghiere, di tempo ne è passato parecchio e la storia testimonia appunto di quanto la scienza prevarra' sempre sulle opinioni.
      Concludendo, non metto in dubbio l'importanza della prevenzione e del concetto di igienismo, al netto di incompetenti come in ogni ambito, in effetti è la funzione di un medico dietologo/nutrizionista,le uniche figure che sanno valutare i bisogni energetici e nutritivi dell’uomo attraverso tecniche e metodologie specifiche (analisi di composizione corporea, analisi del metabolismo basale e del dispendio energetico, analisi nutrizionale dell’intake alimentare, etc.
      In effetti ci siamo fatti compagnia per qualche giorno, è stato un confronto interessante.
      Le auguro davvero il meglio,
      Un saluto

      Elimina
    6. Non esiste una scienza nutrizionale univoca così come fantasticato dall'anonimo che ha scritto qui sopra.I cosidetti esperti si contraddicono in continuazione e "coglierli in castagna " è gioco da ragazzi. Tra le presunte scienze mediche quella nutrizionale è la più lacunosa e i suoi risultati pratici sono a dir poco mediocri; a volte pure disastrosi. Intanto i morti per cause iatrogene si moltiplicano a dismisura.

      Elimina
    7. In effetti basta accendere la tv per vedere quanto il suo pseudo approccio funzioni.... Cogliere in castagna i cosiddetti estremisti è semplice...Basta andare in un ospedale e verificare quanto le cure alternative hanno rallentato e a volte purtroppo ucciso, persone che si sono appoggiate a dei ciarlatani...purtroppo quando una persona ha dei problemi di salute tende a perdere il raziocinio tanto più è grave questo problema di salute ed ecco spuntare il metodo Hamer tanto per citarne uno... E la discepola brigliadori in evidente stato confusionale... Vada a farsi un giro in un ospedale e vedrà che troverà molti vegani, crudisti igienisti etc... Pentiti. Fortunatamente chi non crede alla medicina tradizionale è una piccolissima parte che purtroppo crea inutili allarmismi. Rivolgetevi sempre ad uno specialista, lasciate le "arti magiche" alla preistoria.
      Purtroppo cadere in pericolose teorie non Salva nemmeno i geni, vedi Steve Jobs.

      Elimina

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