Per capire gli eventi nella loro interezza, vi rimando prima di tutto al mio precedente articolo http://www.pietrobisanti.blogspot.it/2013/08/invega-abilify-ansiolin-e-dalmadorm.html
Ieri ho avuto modo di fare una bellissima chiacchierata con il ragazzo attualmente in cura con antipsicotici e la sua splendida famiglia.
È stato veramente un bel pomeriggio.
Non posso negare di aver trovato davanti a me una persona assolutamente sofferente, rallentata nei movimenti, non perfettamente lucida: inutile raccontare cosa che già grido a gran voce in questo blog da ormai due anni, e cioè che gli antipsicotici sono una lobotomizzazione di tipo farmacologico.
Voglio aggiungere un ulteriore tassello alla follia, alla cattiveria, all'ignoranza e all'inettitudine della moderna psichiatria.
Il ragazzo, infatti, recatosi dal suo psichiatra lamentando diversi effetti collaterali, tra cui uno stato di apatia e svogliatezza cronica, ha ricevuto come risposta questa illuminante frase, degna del Premio Nobel per Pirlaggine 2013: "Se è sempre stanco, stia tranquillo, adesso aggiungiamo un bell'antidepressivo".
Ma questo dottore dove ha preso la laurea, a Fantasilandia?
Ma questo dottore, mentre era in università, passava la giornata a guardare i fondoschiena delle compagne di corso? (Tanto, anche se avesse studiato, avrebbe imparato solo a giocare al piccolo chimico, come effettivamente sta facendo).
Ma questo dottore si sta rendendo conto che sta rovinando l'anima di un ragazzo, di un essere umano come lui?
Questo sono gli psichiatri: aggiungono, tolgono, cambiano molecola, ma non vi toglieranno mai dai loro farmaci, la loro unica ragione di vita, l'unico modo che hanno di giustificare la propria esistenza.
Come si fa a rimanere impassibili davanti a crimini contro l'umanità come questo: anche un bambino capirebbe che non si combatte l'apatia data da un farmaco, dandone un altro attivante.
Si combatte togliendo tutto e andando alla causa, sia essa organica, psicologica o entrambe, dell'originario disturbo psicotico.
And the winner is....Complimenti Premio Nobel per la Pirlaggine 2013.
Purtroppo signori miei sono solo conseguenze di un sistema malato, in fondo cosa volete che facciano a queste persone so non lobotomizzarle? In un paese privo di speranze e possibilità l'unica risorsa è far fuori i giovani, così i 70enni possono continuare a sguazzare nello splendido sistema italiano. Chi è scappato all'estero e ce l'ha fatta è stato fortunato, tutti gli altri è meglio che si sedino di brutto altrimenti se li trovano in piazza a rompere le palle!
RispondiEliminaSiamo o non siamo noi quelli che la possibilità di uscire di casa non la diamo nemmeno ai giovani? Poi vivono male loro e diventa sofferente tutta la società, e allora, vieni qui che ti impasticco!
a proposito, leggetevi quest'ottimo articolo:
RispondiEliminaNOI, DOCILI CRETINI CEREBROLESI: avvelenati da cibo e farmaci
http://fintatolleranza.blogspot.it/2013/09/noi-docili-cretini-cerebrolesi.html
Buongiorno Sig. Bisanti,
RispondiEliminaleggo con interesse il suo blog e vorrei chiederle un'informazione: non essendo un blog medico, qual'è la sua professione? Da quali fonti scientifiche trae le sue risposte? Purtroppo/per fortuna in internet può scrivere chiunque... ma bisogna essere consci di cosa si legge per fare "delle scelte personali e consapevoli".
Grazie,
Fiona
esperienza simile capitata a me due anni fa dopo un ricovero (volontario, l'errore più grande della mia vita!) in psichiatria e imbottito di psicofarmaci (i soliti noti Zyprexa, Risperdal...) uscito di lì sempre più depresso, deciso di smetterli ovviamente senza essere minimamente informato degli effetti negativi della sospensione immediata, diventato uno zombie per mesi, e lo psichiatra che mi doveva seguire dopo il ricovero che fa?? "Eh si non prenda più quelli, prenda lo Zoloft!!!" Secondo lui stavo male solo perché ero depresso di mio, mica per i farmaci!!! Ma vai a zappare va!
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