Sicuramente il vostro solerte psichiatra, prima di mettervi facilonamente sotto terapia antidepressiva, vi avrà informato dei terrificanti effetti di dismissione che colpiscono la maggior parte delle persone che decidono, prima o poi, di interrompere la propria "cura farmacologica".
Io penso che sicuramente non lo avrà fatto, anche perchè la tendenza della moderna psichiatria è di tenere le persone inchiodate ai farmaci praticamente a vita.
Oggi voglio soffermarmi su di un preciso sintomo di dismissione, che avviene soprattutto in conseguenza dell'uso degli antidepressivi delle categorie SSRI e SNRI (rispettivamente selettori della ricaptazione della serotonina e della serotonina-noradrenalina).
Le scosse elettriche.
Sì, prozac et company (seroxat, zoloft, effexor, cymbalta, citalopram, escitalopram etc...) vi possono tramutare, in fase di dismissione, in un'anguilla che al posto di dare una scossa agli altri predatori, la da a se stessa.
Viene da ridere? Assolutamente no.
Moltissime persone in fase di dismissione riportano infatti di passare mesi a sentire delle vere e proprie scosse elettriche, che partono dalla testa e arrivano fino ai piedi.
Scosse elettriche dolorose, che non permettono loro di riposare o di rilassarsi.
Avete idea di che cosa sia questo inferno? Avete idea di che cosa significhi andare avanti a sentire scosse per mesi, senza contare gli altri effetti di dismissione?
Nessuna pastiglia al mondo risolverà i vostri problemi, siano essi di natura organica che psicologica, che entrambe.
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ciao PIETRO..ma hai letto cosa dice il PAPA ????
RispondiEliminamaderebbe i giovani dallo PSICHIATRA..che messaggio !!!....veramente vergognoso...
ciao e buon lavoro
dep man