Vi racconto, nel pieno rispetto della privacy e del segreto istruttorio, una giornata di ordinaria follia all'interno di una caserma dell'Arma dei Carabinieri.
Mentre mi trovo nel mio ufficio a svolgere alcune pratiche, mi viene passata una telefonata di una signora che, in lacrime, mi chiede se la propria figlia fosse stata poco prima da noi tratta in arresto.
Una veloce verifica mi permette di confermare tale evenienza, e ne do quindi conto alla medesima.
La signora, ancora più disperata, mi chiede quindi di poter conferire con me poiché in possesso di documentazione giudiziaria e sanitaria riguardante la propria figlia che, a suo dire, la scagionerebbe in quanto totalmente incapace di intendere e di volere.
Il tutto, per dovizia di particolari, si riconduce ad un furto di circa 400 euro (di sole creme per il corpo) perpetrato all'interno di un grande centro commerciale di questo capoluogo.
Nel frattempo mi reco al primo piano dello stabile ove lavoro, e riesco visivamente a identificare la signora tratta in arresto.
Mi si presenta davanti una parvenza di essere umano, una persona che anche un bambino dell'asilo ricondurrebbe a una creatura totalmente incapace di comprendere la gravità del gesto appena compiuto: una donna, una nostra concittadina, un essere umano come noi, pesante poco più di 35 kg, per 1.68 di altezza circa.
Attorniato dai colleghi responsabili della sua custodia e titolari dell'intervento, comincio a parlare con lei, ripercorrendo insieme anni di abusi sessuali (persino in una clinica ove avrebbero dovuto aiutarla, fatto questo documentato e non inventato), umiliazioni, tentativi di suicidio e vagonate su vagonate di farmaci.
Una persona esterna un disagio, e la nostra schifosa psichiatria moderna non fa altro che incatenarti a vita a farmaci potentissimi e demoniaci: 30 anni di farmaci (lei ne ha 48) hanno trasformato una persona abbisognevole di amore e aiuto in una larva umana, che passa il tempo a rubare nei centri commerciali senza nemmeno rendersi conto di quello che fa.
E le soluzioni negli anni quali sono state: ricoveri e cambio cura, ricoveri e cambio cura, metto un po' di questo e tolgo un po' di questo.
L'unica cosa che ho potuto fare è stata di aprire gli occhi ai miei colleghi al fine di evitare 24 ore in cella e il successivo processo per direttissima a una persona che deve essere aiutata e non incarcerata (la stessa è infatti stata subito liberata e denunciata in stato di libertà, ma come al solito ci ho messo la faccia io in prima persona).
Siamo una società cieca, schifosa ed egoista, dove ognuno pensa solo al proprio tornaconto personale.
Gli psichiatri rincretiniscono la gente con i farmaci.
I carabinieri arrestano la gente rincretinita dai farmaci dati dagli psichiatri.
E il malcapitato di turno diventa due volte vittima, vittima di un sistema perverso e diabolico.
Fino a quando non si ammazza, e allora, assieme ai finti pianti, si dice sempre: "Eh sì, la malattia è stata più forte. Niente ha potuto curarla".
Beceri ignoranti, svegliatevi.
Il compito di carabinieri e psichiatri è aiutare i cittadini in difficoltà, non scavare loro la fossa.
Non esistono solo manette, contenzione e farmaci: esiste l'amore.
Ma l'amore solo verso i propri figli e le persone che ci stanno accanto è un amore finto, di comodo.
Tutti devono essere rispettati. Tutti.
SEI UN BRAV'UOMO E CARABINIERE averne di porsone come te centri sempre il problema nel suo cuore..sintetico e preciso..bravo
RispondiEliminafabry
Sono d'accordo con il commento precedente. Povera ragazza!
RispondiEliminaTi prego, continua così. L'umanità dovrebbe aprire gli occhi e rendersi conto di ciò che ha intorno, proprio come hai fatto tu.
RispondiEliminaMagari per ora siamo in pochi, ma piano piano, uno ad uno..diventeranno tutti come noi, con un po' più di umanità nel corpo..e nell'anima.
ho bisogno di un aiuto....e di informazioni, potete aiutarmi .......cerco di sapere se negli asili di torino, negli anni 70 somministravano pastiglie ai bimbi .... ho un ricordo vago ma credo una azzurra e una bianca piccolissime....
RispondiEliminaHo tentato il suicidio credo 5 volte nell ultimo periodo quando assistevo mia madre con un tumore ai polmoni ormai senza speranza di combattere
RispondiEliminaPrima sono ingrassata poiché abusavo di superalcolici poi quando mi hanno tolto la patente ho smesso di bere e sono sulla via della anoressia sono alta 1 e 74 peso 48kg
Già in passato ho avuto questo problema ero arrivata a 40 kg
Mi sto curando dalla depressione ormai da un anno con psichiatri e psicologi
Hanno diagnosticato il bipolarismo
Sono venuti i carabinieri e mi hanno fatto la perquisizione con esito negativo ma che comunque mi hanno mostrato le riprese all interno dei negozi. Sono anche cleptomane..sto per ricoverarmi in clinica poiché come antidepressivo sto abusando di cocaina antidepressivo per eccellenza ma distruttivo
In tutto questo sono sola non so come andrà a finire