LETTERA
ciao Pietro leggo in questo post che sei contrario ai cereali.ma del tipo ??? cosa intendi per cereali????orzo perlato, farro, miglio, riso, e minestre miste di cereali e legumi,ecc.ecc. perche' non farebbero bene al nostro organismo??? io ne faccio uso........dammi delucidazioni in proposito,visto che da un anno e due mesi sono vegano al 95% cioe' mangio solo pesce e costacei come "regno animale", scelta al quanto "personale"e poi vuoi mettere una bella tazzina di caffe'???noi italiani, lo abbiamo nel (D N A) IL "CAFFE' ESPRESSO", ALMENO CONCEDIMELO UNO AL MATTINO, E UNO DOPO PRANZO , mi definisco un vegano non puro,ma L'UOMO DEI CAMBIAMENTI,cosi' dall'oggi al domani, GRANDE FORZA MENTALE DI ELIMINARE DEL TUTTO DALLA MIA DIETA,senza andare a scalare MA DI COLPO!!!!carne,uova, formaggi,latte,e derivati.come nel 1992 tolsi il vizio del fumo,mettendo solo i piedi a terra una mattina,e mi dissi a me stesso,NON FUMO PIU'.e cosi' feci. MI DEFINISCO UNA MACCHINA POTENTE!!! parlami degli ultimi ritrovati antidepressivi,quali gli antistaminici che adesso van di moda come il ATARAX che mi ha prescrtto la mia dottoressa, per il mio stato di leggera irrequietezza. Che io non prendo, sia chiaro,!!! "disobbedisco." mi curo con metodi alternativi.cordialmente ti ringrazio anticipatamente, un lettore che sempre ti segue, PINO.
RISPOSTA
Ciao Pino,
le tue lettere sono sempre troppo forti, e mi sono permesso di lasciarla così come me l'hai mandata, dato che esprime tutto il tuo entusiamo e la tua carica.
Veniamo a noi.
Rispondo punto per punto ai tuoi quesiti.
Come ho scritto moltissime volte nei miei precedenti articoli, considero i cereali un cibo da eliminare o da consumare con molta attenzione, dato che non sono da tutti ben tollerati.
Non sono ben tollerati perché sono e rimangono un cibo inadatto al consumo umano.
Devo essere lavorati pesantemente per diventare "digeribili" e sono alimenti contenenti moltissime proteine che possono causare una pesante risposta immunitaria, oltre a una grande quantità di "antinutrienti", in pratica sostanze che fungono per la pianta da fattore difensivo.
L'epidemia di "intolleranza" al glutine ne è il classico esempio: e scrivo "intolleranza" tra virgolette poiché ritengo invece normale che il corpo reagisca pesantemente all'introduzione di un alimento con esso non compatibile.
Partiamo dal concetto e ricordiamolo sempre che non siamo tutti uguali, ogni organismo è unico, e quindi c'è chi riesce a digerire i cereali in maniera disinvolta, chi invece ha come sintomo la pancia gonfia, chi invece esce proprio di testa (vds. il mio articolo "GLI SBROCCATI DEL GLUTINE").
Può sembrare esagerato, ma non lo è affatto.
Moltissime persone spendono migliaia di euro sul lettino di uno psicologo per "combattere" ansia, depressione, attacchi di panico quando il problema è esattamente nel loro piatto e non nella loro testa.
Quindi, il mio consiglio è cereali con parsimonia, raramente, e che siano sempre quelli senza glutine, come riso integrale, grando saraceno, quinoa, miglio etc...
Veniamo al caffè...
Bocciato, senza se e senza ma.
Una sostanza psicotropa che acidifica il corpo.
Non a caso in natura nessuna creatura si avvicina alla pianta per mangiarne i semi.
Togli anche quell'ultima tazzina e dai l'addio a una dipendenza che nulla di buono può portare, anche in termini di salute mentale.
La grande assuefazione che da, unita alle crisi di astinenza in caso di dismissione, ti fa capire quanto sia una sostanza psicotropa e non una bevanda innocente.
Che vada poi di pari passo con il fumo di sigaretta aggiunge un altro tassello a quello che penso.
Hai mai notato che tutto quello che è naturale non crea né assuefazione né tantomeno crisi di astinenza?
Hai mai visto qualcuno assuefarsi a un'arancia o avere crisi di astinenza per tale o altri tipi di frutta?
Prova invece a togliere la pasta, il pane, la carne, il pesce, il caffé, le sigarette a una qualsiasi persona e vedrai le reazioni.
Tutto quello che forza il corpo a muoversi ad un regime innaturale provoca assuefazione, tolleranza e astinenza.
E all'inizio, come gli stupefacenti legali e non, ci sembra di stare bene, mentre in realtà siamo un motore su di giri che si romperà molto prima del tempo.
Veniamo al pesce.
Qualunque cosa che lasciata al sole va in putrefazione e puzza non è cibo per l'uomo, con il suo lungo intestino e il suo sangue alcalino.
I pesci sono creature intelligenti e senzienti, e non sono cibo per noi.
Vuoi la prova? Mangiati un trancio di merluzzo crudo, senza sale né spezie, e dimmi se non vai a vomitare il secondo dopo.
Veniamo ora al delirio riguardo all'ATARAX.
Cosa è questo farmaco?
L'Atarax è un farmaco della classe degli antistamici, il cui principio è l'idrosizzina.
Viene somministrato quale trattamento a breve termine degli stati ansiosi e in caso di dermatiti allergiche con prurito.
E qui sento il nervoso salirmi, dato che i pazienti vengono ingannati dal fatto che un antistaminico non sia un farmaco psicotropo, mentre in realtà lo è eccome.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Come diavolo fa un farmaco a "curare" sia uno stato ansioso che una dermatite?
Che differenza c'è tra una dermatite con prurito e una senza?
Siamo al delirio, con la solita medicina allopatica rincorri-stana-ammazza-distruggi sintomo che nulla cura e tanti danni fa, dando, quando va bene, parvenza di guarigione fuorviera di problemi ben maggiori.
Quando i dottori con tanto di lauree e master capiranno che le manifestazioni di tipo cutaneo sono al 99% da imputare alla tossemia interna, con il corpo che utilizza la pelle come organo emuntore per scaricare fuori il carico di tossine che fegato e reni non riescono a sobbarcarsi?
Con quell'1% formato da reazioni allergiche a proteine quali il glutine, il lattosio e tutta la serie di
cibi e sostanze anomale forzosamente introdotte giornalmente nel nostro organismo.
E poi questo meraviglioso ATARAX lo utilizziamo per "trattare a breve termine gli stati d'ansia"...
Ma bene...
Ma prima di somministrare questa pozione magica, che darà assuefazione, tolleranza, crisi di astinenza e pesanti sintomi da sospensione, il dottore di turno ha perso cinque minuti della sua vita per scandagliare tutte le possibili cause, anche e soprattutto di natura organica, alla base di un paziente che manifesti uno stato di ansia?
Qualcuno ha mai insegnato durante i corsi di medicina che le terapie farmacologiche contro l'ansia sono esclusivamente di tipo sintomatico e che lasceranno il povero malcapitato con due problemi?
Il primo sarà quello che interrotta la terapia il sintomo non sarà più soffocato e tornerà prepotentemente a galla.
Il secondo sarà quello di avere anche il problema di essersi assuefatti al farmaco stesso, con tutto quello che comporta.
Io come ribadisco sempre non sono un medico, non curo nessuno e ben me ne guardo dal farlo, ma sono assolutamente d'accordo con te con il fatto di buttare nel cesso non una pillola, bensì tutta la confezione.
Come leggo infine dalla tua lettera, scrivi di "curarti con metodi alternativi".
E qui Pino sbagli ulteriormente.
Il segreto è NON curare od opporsi ai sintomi, sia la loro manifestazione fisica, psichiatrica o entrambe.
La valeriana è e rimane un pagliativo (sicuramente naturale) tanto quanto il tavor.
L'iperico rimane un pagliativo (sicuramente naturale) tanto quanto il prozac.
Bisogna arrivare al nocciolo del problema, sia esso di natura organica, psicologica o entrambe.
Bisogna arrivare al nocciolo del problema, sia esso di natura organica, psicologica o entrambe.
Mente sana in corpo sano.
Ti faccio un esempio pratico.
Se mi muore la mamma, è normale che dovrò passare un periodo di depressione.
Non posso il giorno dopo aver voglia di andare a giocare a tennis.
E se soffoco un normale stato d'animo con un farmaco, quando l'effetto svanirà mi troverò con il famoso doppio problema testé citato.
Capita però che fattori stressogeni magari di ordinaria amministrazione possano portare alcuni esseri umani o uno stato di prostrazione fisica e mentale esagerato.
E qui interviene il detto "in corpo sano".
I dottori non comprendono che ognuno di noi ha un bagaglio di energia che si può esaurire proprio a causa delle nostre abitudini di vita.
Chi si sognerebbe di andare a correre con lo stomaco pieno?
Nessuno, in quanto la digestione occupa quasi la totalità delle risorse del proprio corpo.
E quindi come si fa ad affrontare la vita con le giuste energie continuando a ingurgitare cibi sbagliati, incompatibili, inadatti che costringono il corpo a un superlavoro continuo ed estenuante?
Poi capita l'evento stressogeno, e si da la colpa a quello per la nostra depressione e non al fatto che esso sia stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso!
Infine, ci sono manifestazioni psichiatriche che sono ricollegabili solo e direttamente a cause di natura squisitamente organica.
Il glutine fa uscire di testa milioni di persone al mondo, basta frequentare un attimo i forum americani a tema.
Le intossicazioni di metalli pesanti quali il mercurio e l'alluminio fanno altrettanto.
Gli zuccheri artificiali sono micidiali per la salute mentale, causando stati di euforia e depressione riconducibili al cosiddetto bipolarismo.
Questo per farti capire caro Giuseppe che la salute, e soprattutto quella mentale, è la sinergia di diversi comportamenti, sul piano personale, alimentare, umano e psicologico.
Soffocare il sintomo senza investigare le cause è il fallimento della medicina tutta, ma soprattutto della moderna psichiatria, che dovrebbe essere giudicata per crimini contro l'umanità.
una delucidazione,mio figlio è stato curato in età infantile e adolescenziale con antistaminici ,poi piu avanti con vaccini per allergie alle graminacee ,può tutto ciò aver scatenato gli stati psicotici?
RispondiEliminaMa cerrrto Signora...ma cerrrto...con particolare prevalenza nei giorni dispari
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