LETTERA
Gentile Dottore,
non dormo nulla dal 1984. Ho preso 58000 psicofarmaci e non dormo più da allora.
Non ho più memoria . Un dentista pazzo mi ha rasato ad un millimetro tutti i denti dopo averli tutti devitalizzati. Ora sono in causa per il male che ho.
Sono intossicato dal Tavor.
F.to Alberto da Bergamo
RISPOSTA
Buonasera Alberto,
e grazie per la sua testimonianza.
Ogni singola testimonianza è infatti preziosa: tanto per aiutare noi stessi, quanto gli altri.
Veniamo a noi.
Cosa posso dire davanti a tale sfacelo?
Premetto che non sono un dottore, non curo nessuno, non faccio diagnosi e non prescrivo nulla, e ben me ne guardo dal farlo.
Ma come dico sempre, anche un cieco si accorgerebbe del disastro che la medicina, e soprattutto la psichiatria, ha combinato su di lei, flagellandole il corpo e la mente.
58.000 psicofarmaci e siamo ancora al punto di partenza.
58.000 psicofarmaci e non dorme da quasi trent'anni.
Il Tavor, una benzodiazepina forte come una bomba atomica, prescritto con noncuranza e facilità e consumato da miliardi di persone nel mondo.
Con che risultato? Con quello di non aver risolto un bel cavolo di niente, e di trovarsi anche con il problema dell'assuefazione e dell'impossibilità a dismetterlo.
E via anche la memoria, soprattutto quella a breve termine, che gli psicofarmaci cancellano, a volte anche in maniera irreversibile.
Ma il motto è sempre lo stesso: finché c'è vita, c'è speranza.
Ma bisogna voler veramente cambiare, dare una svolta alla propria esistenza.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del
colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i
neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero
bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa
euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di
testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione
ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto
è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è
una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e
catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio
alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante
intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati
mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate
altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio
impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo
nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è
ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la
diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano
all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di
essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di
non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere
fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un
insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la
tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non
essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per
la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta
tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi
attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo
batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come
quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema
immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Dobbiamo insomma imparare che è possibile che gran parte dei disturbi che si manifestano con sintomi psichiatrici possano avere una base organica e non per forza il solito motivo psicologico stile "mi è morto il gatto".
Cosa fare però in situazioni ormai radicate come quella di Alberto?
Bisogna fare una scelta di campo, assumendosi tutte le responsabilità del caso.
Ci sono diversi psichiatri "fuori dal coro" che hanno capito loro stessi la dannosità degli psicofarmaci e sono pronti a seguire i propri pazienti nella dismissione.
Negli Stati Uniti, patria degli psicofarmaci, ci sono vere e proprie strutture in grado di seguire i pazienti durante la fase di dismissione.
È senza ombra di dubbio un'esperienza titanica, per usare un eufemismo.
Le crisi da sospensione possono essere infatti terrificanti, con crisi di astinenza paurose, specialmente in casi come questi, dove si sono assunti cocktail di farmaci per lunghi periodi di tempo.
Per quanto riguarda i denti (quindi amalgame al mercurio e denti devitalizzati), bisogna anche qui indirizzarsi verso dentisti "olistici" che capiscano loro stessi l'importante correlazione tra denti sani e salute mentale (se vuole contattarmi per email sarò lieto di fornirle dei recapiti che ritengo validissimi).
Non è quindi possibile riassumere in quattro parole il mostruoso lavoro che uno deve intraprendere quando vuole sganciarsi dagli psicofarmaci.
Per avere successo, bisogna volerlo, bisogna farsi aiutare, bisogna desiderare ardentemente la guarigione.
E ricominciare ad alimentarsi in relazione al nostro disegno divino, e quindi con un'alimentazione vegana, il più crudista possibile.
Tutto però con calma e intelligenza.
Non si possono scalare i farmaci di fretta in quanto è un vero e proprio suicidio.
Come non si può cominciare a mangiare frutta e verdura a volontà quando per anni si è mangiato carne, pesce, latticini e cibo industriale conditi con tavor e prozac.
Dare all'alimentazione un'importanza enorme e basilare.
Siamo quello che mangiamo, e lo sono tanto i capelli quanto i nostri pensieri.
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