LETTERA
Buonasera,
ho incontrato il Suo blog nel web: ho desiderato subito scriverle, sperando Lei
sia una persona seria e non un ciarlatano.
Mio figlio, 25 anni compiuti ieri, qualche anno fa è stato lasciato dalla
ragazza per un altro e lì è cominciata la tragedia.
Depressione, ritiro sociale (temperamento da leader, sportivo - pallacanestro -
snowboard - pallavolo - corsa - qualsiasi sport, con poco studio otteneva
ottimi voti...) e niente più sport, solo in casa con me ed il papà.
Dunque psicologo che consiglia però uno psichiatra che a sua volta lo ricovera
con alte dosi di psicofarmaci e lui ritorna a casa con la sua cura di
psicofarmaci....che poi sospende perché lo facevano dormire troppo e dunque su
e giù con l'umore, lo studio che va a farsi friggere, la relazione col papà che
diventa una guerra tra loro di cui io sono la colpevole.
Approdiamo al CPS soprattutto perché voglio che mio figlio entri in una
comunità di recupero, non comunità psichiatrica ma di recupero e loro possono
aiutarci, ci dicono. Alcuni incontri in comunità ma poi mio figlio dice che non
vuole. E vai con gli psicofarmaci che lo stanno facendo balbettare, cosa mai
accaduta, lo bloccano fisicamente e lo vediamo, e gli fanno perdere la memoria.
E' il prosieguo della malattia, ci dicono.
Ricovero a dicembre 2013 perché agitato e delira e s'avvicina Natale. Il
programma di famiglia prevedeva una settimana a trovare la figlia che vive e
lavora all'estero. Non fanno uscire mio figlio dalla psichiatria nonostante le
nostre suppliche anzi, quando dichiariamo che siamo disposti a firmare, ci
ridono in faccia dicendo che il figlio è maggiorenne e la nostra firma vale
come il due di picche a briscola.
Con grande sofferenza, io e mio marito decidiamo di partire comunque anche
perché non vedevamo nostra figlia da mesi ed il marito aveva organizzato il
proprio lavoro apposta per avere tempo per noi (con grande disagio dei suoi
colleghi...).
La vigilia di Natale, mio figlio scappa dal reparto e si rifugia da una zia che
non sapeva nulla. Dopo telefonate e suppliche, mio figlio accetta di rientrare
in ospedale: gli fanno un TSO e bisogna anche ringraziare che non hanno
avvisato il magistrato sennò il tutto finiva nella sua fedina penale.
Mio figlio è uno zombie, piange e si è indurito. E' il decorso della malattia,
ci dicono gli psichiatri e chi siamo noi per obiettare?
Gli propongono Leponex e siccome lui rifiuta di provare farmaci nuovi,
continuano con Xanax e Haldol decanoas a rilascio lento così è coperto per un
mese.
Non ricorda più niente, non riesce più a leggere, non riesce più a
concentrarsi. Dov'è finito il mio forte figlio? Ci dicono che la malattia
brucia i neuroni cerebrali: la schizofrenia o gli psicofarmaci? Ho forti dubbi...
E siamo ad oggi. L'hanno trovato in stato confusionale a L***** (in questi
giorni siamo in ******) e ricoverato in ospedale per questa notte,
naturalmente con gocce di Haldol. Domani lo rilasceranno, dicono. Mio marito
vorrebbe farlo ricoverare per sempre, psicofarmaci o no non gli interessa
perchè non vuole più avere in casa questo figlio malato, e la causa sono io.
Le scrivo e le dico che io credo profondamente che lo stato confusionale di mio
figlio sia causato proprio dagli psicofarmaci, non dalla malattia. E lo voglio
dire con chiarezza anche se non sono psichiatra, sono una mamma.
Mio figlio non ha mai fatto del male a nessuno. I deliri sono causati dagli
psicofarmaci, come scritto nei bugiardini, non dalla malattia come dicono gli
psichiatri.
Ma come fare perché ritrovi se stesso e ricominci a vivere? Al CPS vedo
pazienti che vengono 'curati' dalla puntura mensile di Haldol decanoas:
camminano a fatica, grassi, buoni buoni si sottopongono a tutto tanto la
personalità gliel'hanno tolta da tempo...
Dicono che mio figlio è ribelle. Certo, non si piega. Anzi, lo dice proprio: io
non sono piegabile.
E' malato perché dice questo o semplicemente è una persona di carattere?
Dunque, come fare? L'alimentazione, Lei dice. Mi dica di più e dove e con chi
posso parlare e soprattutto proporre a mio figlio come cura; è molto sfiduciato
e preoccupato per la propria situazione anche perché noi genitori non riusciamo
ad essere positivi con lui e dargli forza, anzi la sua situazione ha messo
fortemente in crisi il matrimonio.
Seveso non è lontano dal nostro paese.
Chiedo scusa della lunghezza, necessaria per spiegare cosa stiamo vivendo.
Le chiedo inoltre una copia del suo libro, mi dica come fare.
Grazie, con speranza
Maria C.
RISPOSTA
Gentilissima sig.ra Maria,
grazie anzitutto per aver voluto condividere la storia di suo figlio.
Sa come mi sento ora? Mi ribolle il sangue nelle vene per dover assistere alla tragedia in diretta dell'ennesimo essere umano stritolato e distrutto da una psichiatria che si sente tronfia come un tacchino, ma che in realtà non cura nessuno, anzi, procura indicibili sofferenze a milioni di esseri umani in tutto il pianeta.
Lei mi chiede se io sia o meno un ciarlatano...
Ecco le mie "referenze": Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri da quasi vent'anni, ricercatore indipendente su tutto quello che riguarda il mondo della salute mentale da quasi 14 anni.
Oltre 350 articoli scritti sul blog, con decine e decine di esperienze personali vere e non inventate ad hoc; materiale, questo, disponibile gratuitamente per tutti.
Talmente tante telefonate da tutta Italia che sono stato "costretto" ad attivare una SIM e un telefono proprio per dare risposta a tutte le grida di aiuto che mi pervengono: tutto questo a costo ZERO.
Centinaia di mail a cui rispondo, di notte e dopo il lavoro, ancora a costo ZERO.
Come dico sempre, non sono un dottore, non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo nulla e ben me ne guardo dal farlo.
Credo nello straordinario potere autoguaritivo del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità, e non ho dubbio alcuno di come gli psicofarmaci siano e rimangano sostanze demoniache, che annientano il corpo e lo spirito di chi le assume.
Ma la soddisfazione migliore, a differenza dei medici, è di non aver mai chiesto una parcella a nessuno: chiunque voglia contribuire a questo lavoro informativo epocale può farlo facendo, solo se lo vuole e lo sente, una donazione al blog, oppure acquistando il libro in uscita.
Per il resto, questo blog e il suo autore continueranno a lavorare nella gratuità più assoluta: nel dolore e nella malattia, non esistono ricchi e poveri.
Veniamo a noi.
La mia risposta è molto semplice: la moderna psichiatria ha distrutto suo figlio, e se va avanti così glielo manderanno al camposanto molto prima di quanto crede.
Una banale depressione post-traumatica è stata trasformata, cronicizzata, incancrenita in uno stato psicotico assolutamente farmaco-indotto.
Pillole su pillole non hanno fatto altro che distruggere il delicato equilibrio biochimico del cervello di suo figlio, che sta praticamente combattendo ora una battaglia contro se stesso.
Sarebbe bastato accogliere il dolore di suo figlio: tutto si sarebbe risolto da sé, ma questi "luminari" non contemplano che l'essere umano possa avere dei sentimenti, e quindi giù di pillole a manetta.
Ora la situazione è sicuramente grave: prescrizioni multiple e in più continuate nel tempo rendono difficile e insidioso lo scalaggio.
Tutto quello che sta avvenendo non è la "malattia" che si evolve: queste sono tutte stronzate che i medici tentano di inculcare ai familiari quando non sanno più cosa dire o fare.
Tutto quello che sta avvenendo è la diretta e inequivocabile tossicità dei veleni che è costretto ad assumere.
Quindi la guarigione è impossibile?
Tutt'altro: il corpo umano ha delle straordinarie capacità di reazione, specialmente in persone giovani come suo figlio.
Piano di battaglia: prendere, ai sensi dell'art. 32 della nostra Costituzione, le redini della salute nelle proprie mani.
Approntare un piano di scalaggio lentissimo e continuativo, eliminando un farmaco per volta (si comincia da quello meno "pesante", in questo caso l'ansiolitico), avvicinandosi senza indugio a un'alimentazione vegana il più crudista possibile.
Per chi ancora pensi che l'alimentazione non c'entri nulla e nulla possa fare per eliminare le cosiddette "malattie mentali", non spendo più né tempo, né fiato: l'equilibrio psicofisico si raggiunge attraverso amore e comprensione, ma anche attraverso digestioni veloci, sangue fluido e la mancanza di putrefazioni a livello intestinale. Intestino e cervello sono e rimangono intimamente collegati.
Prepararsi alle crisi eliminative, che altro non sono che il tentativo estremo del corpo di tornare a uno stato di equilibrio, detto "omeostasi": quindi non farsi spaventare da quelle che sono delle vere e proprie crisi di astinenza, che potranno essere anche infernali, ma passeranno, e quando passeranno si potrà finalmente dire di essere arrivati a una guarigione vera, profonda e soprattutto definitiva.
Vediamo,
ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne,
pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon,
che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i
neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri
raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da
tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia
e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone
nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae
preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento
morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno
sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e
comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non
pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è
una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e
catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati
senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli
pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle
amalgame dentali, che causano una continua e incessante
intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare
stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite
gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro
che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio
impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine
e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per
l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai
considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la
diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano
all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono
associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli
stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La
caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di
essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di
non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La
rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta
dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione:
i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un
essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di
porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci:
moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo
definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola
per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di
testa.
-Denti
devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta
attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi
attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo
batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata
come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione
del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè,
sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
NOTA
BENE:
Tre
anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a
diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo
naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che
concerne il mondo della salute mentale.
Siamo
partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno
finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di
sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e
addormentano l'anima.
Gli
psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il
libro è finalmente pronto. "ASSASSINI
IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un
carabiniere".
Cosa
leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà
mai.
Cosa
sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono
prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E
ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone
comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E
ancora...le alternative "non violente", legate allo stile
di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a
mascherarlo.
E
ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo,
anche a livello mentale.
Tutto
questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i
propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e
tuttora porta nella vita delle persone.
Senza
dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno
sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da
leggere.
Questo
blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti
quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare
il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole,
sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo
piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E
chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà
finalmente capire che esiste una via alternativa alla
lobotomizzazione perenne.
Il
libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea
(al prezzo di 16 Euro).
Nessuna
casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque
sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno
fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La
data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione
cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto
quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio
tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo
è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con
l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie
di cuore
Pietro
Bisanti
Per
tutti: si può fare una donazione al blog mediante l'apposita
funzione nella colonna a destra, oppure scrivendo a
pbisant@hotmail.com. Grazie a chi vorrà contribuire a questo enorme
e innovativo lavoro informativo.
Per
i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera
di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per
tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo
congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
Per
tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando
la relativa funzione nella colonna a destra.
Per
tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra,
potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci
e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano
ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per
tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro
Bisanti
ATTENZIONE!
RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE
RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE!
È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO
TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE
FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA
CENSURATO.
È possibile contattare questo ragazzo? Avrei bisogno di consigli
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