COMMENTO ALL'ARTICOLO DEL BLOG DI PIETRO BISANTI "SONO ASSUEFATTO A QUESTA MERDA DI CLOZAPINA": SI', MA LA COLPA È SOLTANTO TUA"
Salve, volevo rispondere al commento. Sono un ragazzo che va per i trenta, prendo clozapina dal 2012, anche io ho provato a scalare da solo il farmaco e per due giorni non avendolo preso ho avuto come hanno detto i dottori una riacutizzazione della malattia, da allora prendo il doppio del dosaggio, 300 mg e in aggiunta la quietapina, la mia vita è peggiorata, molto limitata, andare a dormire presto, dormire per forza 8 ore se no mi vengono attacchi di panico e irrealtà causati dall'aumento del dosaggio di clozapina secondo me, comunque ci tengo a precisare che un minimo di impegno ce lo sto mettendo (non fumo più, non bevo più e per quanto riguarda l'alimentazione ci sto provando), vorrei riuscire a togliere gli zuccheri raffinati e semplici perché so che facendolo in quanto ne sono dipendente, un giorno riuscirò a scalare quei maledetti mg 25 che mi limitano moltissimo, non ho intenzione di sospendere il trattamento perché i dottori hanno detto che alla terza sono KO.
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Può una malattia inesistente riacutizzarsi?
Certo che può, solo quando riempiamo la testa della gente di cazzate, e chiamiamo "malattia" tutta una serie di sintomi.
E somministriamo delle potentissime sostanze psicotrope per spegnerli, senza aver minimamente scandagliato alla base le possibili cause organiche/fisiche/psicologiche/spirituali alla base della loro insorgenza.
E quando il malcapitato di turno, sotto queste sostanze, sta peggio di prima e cerca di eliminarle, e ne consegue una scontata (certo non per gli psichiatri) crisi di astinenza, ecco che immediatamente questi scienziati "corrono ai ripari", mica tornando alla vecchia "terapia", ma raddoppiandola e per non farci mancare proprio niente, aggiungiamo un altro antipsicotico.
C'è veramente da chiedersi se il "pazzo" sia il "poveraccio" che ha scritto questo commento o chi lo sta "curando", sordo alle richieste di chi continua a dire di stare sempre peggio.
Se tutto questo accadesse con la cocaina, l'eroina o qualunque altra droga illegale, nessuno si meraviglierebbe delle crisi di astinenza né si SOGNEREBBE di reintrodurre una sostanza stupefacente, raddoppiandola, e aggiungendone un'altra...
Cari psichiatri, potete avere tutte le lauree che volete, ma la logica è e rimane la prima scienza.
Ci sarebbe da riderci sopra se non fosse che centinaia di milioni di esseri umani come noi, nel mondo, continuano a vivere vite di merde a causa di chi non ha capito una benemerita mazza di cosa sia il corpo umano e come funzioni.
Il popolo è bue, ma il risveglio è partito. Di questo dovete starne certi.
Siamo tanti, sempre di più, e useremo ogni metodo consentito dalla Legge per non tornare al Medioevo.
È in atto una deriva pericolosissima: chiunque la pensi diversamente, è additato quasi come un eretico o un untore di manzoniana memoria.
Ricordate che senza libertà, e libertà significa essere LIBERI di assumere o non assumere un farmaco, non siamo nulla.
Non giratevi dall'altra parte, i prossimi potreste essere voi, basta avere un attacco di panico in strada e incontrare il dottore sbagliato...
Ieri ho avuto notizia che una persona che conosco, di 80 ANNI, si è recata dal proprio medico di base per un "po' di ansia" e ne è uscita con una ricetta per l'antidepressivo più difficile da dismettere esistente in commercio: la Paroxetina.
Siamo alla follia, una follia purtroppo legalizzata.
Avanti così
Pietro Bisanti
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Può una malattia inesistente riacutizzarsi?
Certo che può, solo quando riempiamo la testa della gente di cazzate, e chiamiamo "malattia" tutta una serie di sintomi.
E somministriamo delle potentissime sostanze psicotrope per spegnerli, senza aver minimamente scandagliato alla base le possibili cause organiche/fisiche/psicologiche/spirituali alla base della loro insorgenza.
E quando il malcapitato di turno, sotto queste sostanze, sta peggio di prima e cerca di eliminarle, e ne consegue una scontata (certo non per gli psichiatri) crisi di astinenza, ecco che immediatamente questi scienziati "corrono ai ripari", mica tornando alla vecchia "terapia", ma raddoppiandola e per non farci mancare proprio niente, aggiungiamo un altro antipsicotico.
C'è veramente da chiedersi se il "pazzo" sia il "poveraccio" che ha scritto questo commento o chi lo sta "curando", sordo alle richieste di chi continua a dire di stare sempre peggio.
Se tutto questo accadesse con la cocaina, l'eroina o qualunque altra droga illegale, nessuno si meraviglierebbe delle crisi di astinenza né si SOGNEREBBE di reintrodurre una sostanza stupefacente, raddoppiandola, e aggiungendone un'altra...
Cari psichiatri, potete avere tutte le lauree che volete, ma la logica è e rimane la prima scienza.
Ci sarebbe da riderci sopra se non fosse che centinaia di milioni di esseri umani come noi, nel mondo, continuano a vivere vite di merde a causa di chi non ha capito una benemerita mazza di cosa sia il corpo umano e come funzioni.
Il popolo è bue, ma il risveglio è partito. Di questo dovete starne certi.
Siamo tanti, sempre di più, e useremo ogni metodo consentito dalla Legge per non tornare al Medioevo.
È in atto una deriva pericolosissima: chiunque la pensi diversamente, è additato quasi come un eretico o un untore di manzoniana memoria.
Ricordate che senza libertà, e libertà significa essere LIBERI di assumere o non assumere un farmaco, non siamo nulla.
Non giratevi dall'altra parte, i prossimi potreste essere voi, basta avere un attacco di panico in strada e incontrare il dottore sbagliato...
Ieri ho avuto notizia che una persona che conosco, di 80 ANNI, si è recata dal proprio medico di base per un "po' di ansia" e ne è uscita con una ricetta per l'antidepressivo più difficile da dismettere esistente in commercio: la Paroxetina.
Siamo alla follia, una follia purtroppo legalizzata.
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Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
I medici seguono un protocollo, ce ne sono pochi davvero che vanno oltre i loro studi universitari. Purtroppo si viene a sapere di tutto questo schifo solo dopo esserci caduti dentro. Questo è il punto.
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