Ha ucciso la figlia di un anno e mezzo accoltellandola e poi si è tolta la vita, tagliandosi la gola. E' accaduto ieri sera in un appartamento di Bergamo. Alessia Olimpo,
dentista di 36 anni, e la figlia sono state trovate senza vita nella
camera da letto della piccola. A fare la macabra scoperta il marito
della donna, Alberto Calderoli.
Il marito era rientrato in tutta fretta da un congresso dentistico a Riva del Garda (Trento) dopo che il padre gli aveva riferito di non aver ottenuto risposta dalla moglie in casa.
Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Sul posto il magistrato di turno, Franco Bettini, gli uomini della Squadra mobile della questura e la polizia scientifica. I rilievi sono proseguiti fino a tarda notte.
Per lasciare intatta la scena del crimine, i tecnici della scientifica sono dovuti entrare da una finestra: il corpo di Alessia era infatti disteso proprio dietro la porta della stanza e, se la polizia fosse entrata aprendola, avrebbe inevitabilmente spostato il corpo e compromesso la scena.
Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un omicidio-suicidio. Sul posto il magistrato di turno, Franco Bettini, gli uomini della Squadra mobile della questura e la polizia scientifica. I rilievi sono proseguiti fino a tarda notte.
Per lasciare intatta la scena del crimine, i tecnici della scientifica sono dovuti entrare da una finestra: il corpo di Alessia era infatti disteso proprio dietro la porta della stanza e, se la polizia fosse entrata aprendola, avrebbe inevitabilmente spostato il corpo e compromesso la scena.
FONTE TGCOM
Davanti a questa notizia il 99 per cento degli italiani penserà: "Oddio, ha ucciso la figlia e si è uccisa perché si stava separando con il marito"; oppure "Eh si...tutta colpa della crisi".
Non diciamo minchiate.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Nessuno nega che i problemi di ogni giorno possano metterci sotto stress, ma ormai tutti stanno cadendo nell'errore di pensare che sotto stress si possano compiere atti simili.
E i telegiornali parlano sempre di "raptus", come se la mente umana potesse sbroccare così pesantemente da un momento all'altro.
No, la risposta è ben altra, e si chiama "antidepressivi della categoria SSRI".
Come ho ben evidenziato nel mio blog, e come continuo da sempre a dire come operatore di polizia, questa particolare categoria di psicofarmaci riesce a trasformare persone in lucidi assassini prima degli altri e poi di se stessi.
Questa è, a mio parere, una morte da addebitare all'ignoranza di chi prescrive bombe atomiche senza saperne gli effetti; è una morte da addebitare alla nostra marcia società ormai psicomedicalizzata; è una morte da addebitare alla spocchiosa e putrida psichiatria moderna.
Magari posso sbagliarmi, e questa donna ha ucciso sua figlia e si è poi uccisa in preda alla disperazione per un vero problema, e che non stava assumendo alcun tipo di farmaco.
Ma la mia esperienza mi fa invece pensare che questa donna abbia cominciato a soffrire di depressione, e al posto di investigare le cause fisiche/psicologiche/ambientali alla base del problema, il suo medico di base o una psichiatra le abbia prescritto uno psicofarmaco della categoria SSRI.
Da operatore di polizia sono abituato ad analizzare bene le situazioni.
Il marito, come scritto sui giornali, era via a un convegno (e mai penso se ne sarebbe andato se avesse anche lontanamente subodorato uno stato mentale alterato della moglie).
Tutto quindi accade senza preavviso, lucidamente, come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
Questo fanno gli antidepressivi della categoria SSRI e SNRI.
Trasformano madri in assassine dei propri figli.
E la violenza ne è sempre parte integrante: uccidere con coltellate significa essere vittima di uno stato che si chiama "akatisia", dove il corpo entra in una vera e propria "urgenza omicidiaria e suicidiaria", dove l'unico momento di pace si ha quando si riescono finalmente a compiere tali gesti.
Magari era una depressione dovuta a uno stile di vita errato, alla presenza di amalgame in mercurio, a una fortissima intolleranza al glutine.
Possono esserci 100 motivi diversi, eppure è, sempre secondo me, stata fatta l'unica cosa sbagliata: somministrare psicofarmaci.
E ora, in pochi mesi tutto verrà archiviato.
Altre morti etichettate come "raptus di follia".
Sì, ma farmaco-indotto.
Pietro, ho la sensazione leggendoti che la maggioranza dei lettori psichiatrizzati pensi che tu stai esagerando e comunque a parte la tua pfofessione non sei a sufficenza qualificato per fare queste pericolose associazioni. Vorrei percio' aggiungere che questa correlazione e oggetto di discussioni in USA fino ad interessare l`amm. Obama. David Healy e Peter Breggin per fare due nomi illustri sono tra quelli che hanno denunciato e studiato il fenomeno. Il sito ssristories.com e` stato creato apposta per raccogliere prove. Noi iun italia siamo indietro per merito dei nostri illustri psichiatri organicisti.Grazie e buon lavoro. Marc
RispondiEliminaposso dire che per tanti anni ho assunto ssri e ho avuto spesso crisi di violenza ( per fortuna solo verbale e su alcuni oggetti ) che non avevo mai avuto prima di prendere farmaci..Inoltre spesso ti tolgono anche la normale reazione di fronte a eventi tristi di altre persone ad esempio dove non provavo commozione alcuna..ma assenza di emozioni..cio' non e' giusto ho dismesso da molti mesi questi farmaci scalandoli anche perche' danno grosse crisi di astinenza come le droghe ( non mi pare che togliendo invece farmaci non psichiatrici si vada incontro ad astinenze )..sono bene o male sostanze stupefacenti anche se non lo ammettono mai chi li prescrive..capaci di alterare le normali emozioni o ad esempio l'amore che ha una persona per familiari o amici..
RispondiEliminas. uno dei tanti
ho avuto un ricovero in psichiatria nell'aprile 2011, volontario nel senso che avendo avuto un momento di depressione dopo diversi anni che non lo avevo e che non avevo mai provato a curare in qualche modo volevo andare a fondo a questa cosa facendomi anche una TAC al cervello avendo avuto qualche problema umorale fin da bambino, mi avevano detto che sarei stato pochi giorni lì... risultato: al PRIMO ricovero in vita mia (e spero ultimo) rimasto lì 3 settimane, imbottito di antipsicotici e antidepressivi (Zyprexa Risperdal En...) iniziati ancora prima di fare colloquio con la psicologa lì dentro, uscito di lì stato sempre più male, dismesso assunzione farmaci di mia volontà senza essere minimamente informato dell'effetto rebound, collegato ad uno psichiatra esterno altro farmaco Zoloft del tutto inutile, se non dannoso, pensieri ossessivi suicidi e omicidi nei confronti di quello psichiatra (un giorno fissavo i coltelli in cucina pensando a questo...), interrotto pure quello e mi ci sono voluti mesi per uscirne e stare meglio, e secondo quel medico stavo male solo perché ero depresso di mio, ma vafff... dopo la prima crisi in ospedale stavo già meglio prima di assumere i farmaci che mi hanno incasinato completamente, questi non sanno manco come funzionano ste droghe, o forse lo sanno sin troppo bene e ci giocano sopra con i pazienti come cavie??
Eliminaconsiglio :
RispondiEliminaI medicinali causano i massacri nelle scuole
http://www.disinformazione.it/psichiatri_massacri_scuole.htm
Secondo lo Psychiatric British Journal i pazienti psichiatrici non ricevono ancora abbastanza farmaci
http://www.disinformazione.it/aumentate_le_dosi.htm
s.
sono vegana tendenzialmente crudista da 2 mesi essendoci arrivata per problemi di salute, malattie autoimmuni ecc, ho eliminato glutine e cerco di aumentare le mie dosi di frutta giornalmente perchè mi sento benissimo non ho più alcun sintomo delle malattie che avevo (a parte qualche crisi eliminativa ogni mese, appena terminato il ciclo. ho 2 bellissimi bambini che cerco di orientare a questo tipo di alimentazione e cerco di non vaccinare con i richiami (il primo figlio poverino ha fatto tutti i vaccini consigliati, la seconda dopo gli effetti devastanti dei facoltativi al fratello, ha fatto "solo" gli obbligatori ma ora dopo anni non li porti ai vari richiami, non ci penso affatto!naturalmente vivendo con i nonni è molto difficile anche per l'alimentazione ma tengo duro. il problema in casa è mio marito. tendenzialmente carnivoro. all'inizio non mostrava molti segni di nervosismo ma dopo il matrimonio ha cominciato a lasciar libero sfogo alla sua aggressività. ho cominciato da poco senza dirgli nulla a fare questo piccolo esperimento: la sera e la mattina (unici pasti in casa) cucino vegano crudista anche per lui senza dir nulla. piatti gustosi a cui non potrebbe dir di no. un mese tranquillo in cui è cambiato, si era calmato e tranquillizzato. niente più insulti a me e ai bambini, niente offese, niente sberle...anche al lavoro aveva cominciato a mangiar verdure e frutta a pranzo. ma l'altro giorno si è reso conto di quello che stavo facendo e mi ha detto che non si può vivere di piante e si è andato a comprare una bistecca che ha fatto al sangue. ed esige proteine animali. non è certo un caso se ha ripreso la sua aggressività e pensieri ossessivi. non so come fare, l'aggressività in lui peggiora e colpevolizza me e i bambini di qualsiasi cosa per prendersela con noi. ho un attimo di paura che vada sempre peggio..non mi fido più di lui..come fare per fargli capire?!quando mangia da onnivoro è come se fosse impossessato, è impossibile fargli anche un qualsiasi discorso. e naturalmente dice che sono io pazza..
RispondiEliminastranissimo però che una persona si possa autoaccoltellare alla gola..proprio strano..all'addome ci si può arrivare (a parte le lettere che hanno decifrato con l'autopsia) ma alla gola mi pare strano..è un suicidio alquanto particolare se non strano..
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