LETTERA
Salve,
Navigando su Internet in cerca di una soluzione ho trovato il suo forum. Sono una ragazza di 20 anni mi chiamo Anna. Mia madre è vegana e concordo sul fatto che sia l'alimentazione giusta per noi esseri umani, ed e appunto questa la mia dieta di sostentamento, ma mi capita di mangiare yogurt e gelati e forse anche vari cibi di cui ora magari non ricordo.. non spesso, ma volentieri.
Da quasi un anno ho forti (quando più, quando meno) mal di schiena ricorrenti nella zona lombare, non so se sia un dolore muscolare, ma ne ho avuti e non mi sembra lo siano! Potrei sbagliare, ma è come se avvertissi dolore alle vertebre... le giuro mi era impossibile lavorare, facevo le pulizie in un albergo, ho dovuto smettere.
Ho fatto varie visite ortopediche, lastre, massaggi che mi hanno fatto sentire più rilassata certamente, ma non hanno risolto nulla, fisioterapia e tutto quello che mi è stato detto, ma nonostante ciò non ho risolto nulla!
E aspetti di conoscere il dettaglio più "bello": non mi è stato riscontrato nulla! Assolutamente nulla! Certo dovrebbe rendermi assai sollevata questo, ma non se continuo a stare seriamente male sia sdraiata senza poter dormire, girandomi e rigirandomi, cambiando posizione e impazzendo ogni minuto che in piedi costretta a piegarmi in avanti e a sentirmi affaticata...certo questo nei giorni peggiori, ma mi creda sono tutt'altro che rari!
Gli antidolorifici mi fanno poco niente ho provato di tutto finché un giorno non mi hanno prescritto il lyrica..fa! Se ne prendo due insieme..però ecco preferirei, ovviamente, conoscere il Perché di questo dolore dato che solo il lyrica riesce a placarlo, mi insospettisce più che altro il fatto che non mi sia stato riscontrato nulla nonostante il dolore e che il lyrica riesce ovviamente ad alleviarlo. Ho paura che non si tratti di un qualcosa che possa vedersi con il tipo di visite che ho fatto...mi consigli qualcosa, mi consigli che visita poter richiedere... non voglio prendere queste schifezze e voglio poter star bene autonomamente senza l ausilio di medicinali o almeno non per troppo tempo.
F.to Anna
RISPOSTA
Buongiorno sig.ra Anna,
e grazie della sua mail.
Come dico sempre, non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi, né prescrivo alcunché, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo e noi.
Via la lobotomizzazione anzitutto, e vediamo le cose per quello che sono.
Il mal di schiena è l'equivalente dell'accensione della spia controllo motore del cruscotto di un'autovettura.
Bisogna quindi scoprire la motivazione alla base, e non "spegnere" la spia a suon di bombe chimiche.
Qualcuno le ha detto che cosa sta assumendo?
Lei sa che sta prendendo un forte psicofarmaco utilizzato anche per i disturbi d'ansia?
Lo sa che il farmaco che prende genera dipendenza e assuefazione, e che dismetterlo potrà essere molto difficile e doloroso, sia fisicamente che psicologicamente?
Lo sa che il Lyrica è semplicemente una molecola chimica che non fa altro che stroncare il sintomo, sconquassando al contempo il suo corpo all'interno?
Ora... appurato che non vi sono motivazioni riconducibili a eventi traumatici, la prima cosa su cui bisogna puntare è senza ombra di dubbio l'alimentazione.
Non basta essere "vegani per caso": quando arrivano i problemi bisogna essere rigorosi.
Nel suo caso, posso ipotizzare che il problema sia la bassa qualità del sangue che arriva a tutto il suo corpo, dalle unghie dei piedi ai muscoli della schiena.
E potrebbe esserci anche un processo infiammatorio derivante dall'utilizzo di cereali contenenti glutine, oltre che di latticini.
Piano di battaglia: dismissione Lyrica (e se lo prende da non più di otto mesi, può provare a eliminarlo senza scalaggio, avendo cura, se i sintomi da dismissione saranno troppo forti, di scalarlo circa il 10% ogni mese).
Spremute di agrumi al mattino, con alimentazione vegana a prevalenza di frutta (lontano dai pasti) e di verdura crude.
Ammessi cereali senza glutine (pochi) e legumi (pochi), con l'aggiunta di piatti amidacei come patate (meglio quelle dolci) e zucca.
Ammessi cereali senza glutine (pochi) e legumi (pochi), con l'aggiunta di piatti amidacei come patate (meglio quelle dolci) e zucca.
Non smetterò inoltre di ribadire quanto sia importante mantenere un basso livello di grassi nel sangue (le calorie provenienti dai grassi devono essere inferiori al 10% del totale giornaliero) in modo da mantenere un sangue fluido, ove l'insulina possa agire senza intoppi.
Quello che voglio farle capire è che con il Lyrica, oltre a non risolvere il problema alla radice, non farà altro che trasformare se stessa in una tossicodipendente legalizzata.
Vada a vedere in Internet quante persone sono passate attraverso l'inferno sceso in terra allorquando hanno deciso di dismettere uno psicofarmaco assunto da tempo.
Non dimentichi mai che il suo problema non è nella schiena.
Il mal di schiena è solo il sintomo di un problema che dimora nel suo intestino, nelle sue digestioni difficili e nel conseguente sangue guasto che arriva, tra le altre parti, ai muscoli che sorreggono la colonna vertebrale.
Si distacchi dal modo di pensare deleterio e inconcludente della medicina tradizionale, che somministra una bomba atomica come il Lyrica senza nemmeno chiederle che cosa mangia, e senza investigare la vera causa del suo dolore.
Può fare tutti gli esami e le radiografie del mondo: il suo problema certo non lo si vedrà al microscopio.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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