LETTERA
Ciao Pietro,
sono Cristina, ho sentito molto parlare di te.
Attualmente sto assumendo zyprexa 10 mg e dalmadorm 15 mg. Purtroppo sto molto male, ho pensieri di suicidio frequentissimi, anedonia, depressione fortissima, non riesco a stare in piedi, ma solo a letto. Pensavo di fare uno scalaggio graduale. Puoi darmi un consiglio sui tempi di scalaggio? Io avrei pensato di farlo di 2,5 mg ogni due/tre/quattro o sei mesi, tu che ne pensi?
Attualmente mi sento uno zombie, incapace di condurre una vita normale in ogni senso.
Aspetto una tua risposta.
Ti ringrazio.
Avrei molto piacere di parlare con te telefonicamente, il mio numero è: *******. Nel caso in cui volessi lasciarmi il tuo telefono te ne sarei molto grata.
Saluti, a presto.
Cristina
RISPOSTA
Ciao Cristina,
grazie di avermi scritto.
Sono onorato di quello che si dice di me e andrò avanti ogni giorno con sempre più determinazione.
Come tu ben sai, non sono un dottore, non curo nulla, non prescrivo niente e non faccio diagnosi.
Credo nello straordinario potere autoguaritivo del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ora, veniamo a noi.
Stai assumendo il peggior psicofarmaco esistente sulla faccia della Terra, lo Zyprexa.
Ho scritto fiumi di articoli su questa porcheria e non lo dico solo io.
Negli Stati Uniti ci sono migliaia di class action intentate contro l'azienda produttrice per i danni addirittura mortali creati da questa diabolica molecola.
Prendi in mano la tua salute e la tua vita, per non autocondannarti a rimanere un flaccido zombie per tutta la vita
Pietro Bisanti
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