LETTERA
Caro Pietro,
Sono una ragazza di 34 anni, ho due bambini uno di 8 anni l'altra di 10 mesi. Assumo psicofarmaci da oltre 10 anni senza mai aver risolto i miei problemi che sono di varia natura. Ho sofferto di depressione con tentato suicidio a venti anni disturbi di doppia personalità e ora da qualche anno schizofrenia. È vero all'università ho fatto una vita squilibrata con uso di sostanze stupefacenti ma sono sempre stata una brava ragazza. Ora dipendo fortemente dal tranquirit haldol e ogni tanto prendo il tavor oro e da nove mesi il felison. Ho usato in passato seroquel e tantissima altra roba che ha solo attutito momentaneamente i miei disturbi ma mai curati definitivamente, anzi mi sembra sempre di peggiorare. La mia psicologa è contraria ai farmaci ma è impotente perché lo psichiatra invece secondo me si diverte a sperimentare su di me ogni tipo di sostanza e poi lascia a lei il compito di beccarsi ogni tipo di mia paranoia e poverina ormai non sa più che dirmi. Sono passati 14 anni, che mi conosce, ultimamente sa solo dirmi stai tranquilla che prima o poi ne usciamo. Ho un marito d'oro che sopporta ogni mia crisi e cerca a modo suo di aiutarmi... Io penso che dopo 14 anni di merda assunta scusa il termine il mio cervello non ce la fa più. Capisci ormai non so più che altro fare. Ho paura che se non assumo i farmaci impazzisco ma allo stesso tempo mi rendo conto che tanto mentalmente sana pur assumendoli non lo sono. Ho capito subito dal tuo blog che tu qualcosa in più, rispetto a loro, gli psichiatri, l'hai capita ma non pretendo nemmeno che tu sia il mio guru di guarigione anche perché secondo me io non guarirò mai. Volevo solo darti la mia testimonianza e sperare che tu abbia qualche consiglio anche per me. Grazie di cuore Raffaella
Inviata dal mio Windows Phone
RISPOSTA
Ciao Raffaella,
dire che la tua testimonianza sia preziosa come l'oro è usare un eufemismo.
Sono orgoglioso del lavoro che sto portando avanti, anche se mi state tutti caricando sulle spalle una grande responsabilità.
Questo piccolo uomo che dottore non è, che non cura nessuno, che non fa diagnosi e non prescrive alcunché sa di aver imboccato la strada giusta, seppur molto tortuosa.
Veniamo a noi...
Sicuramente una vita sregolata, con l'aggiunta di stupefacenti di varia natura, non ha fatto altro che sconquassarti fisicamente, e da qui l'inizio o l'aggravamento dei tuoi disturbi.
Non smetterò mai di evidenziare come il nostro corpo sia fatto di carne, sangue e reazioni chimiche.
E il cervello non è da meno: più merda riceve, peggio funzionerà.
Ora, che si fa?
Questo vuoi sapere da me, e non tante belle parole di circostanza.
Le strade sono due: o continui a vita a seguire quella stessa psichiatria che ti ha ridotto nello stato in cui sei, oppure prendi finalmente in mano le redini della tua vita.
Cosa significa questo?
Significa un totale, senza se e senza ma, cambio di abitudini, in particolar modo quelle alimentari.
Alimentazione vegana, il più crudista possibile.
Contemporaneamente, si deve cominciare uno scalaggio graduale della molecola o delle molecole che stai assumendo.
14 anni e un tale mix di farmaci significa che la dismissione può raggiungere livelli di difficoltà inimmaginabili.
L'unica cosa che sento di dirti è questa: il corpo umano, allorquando trattato in maniera consona, ha delle capacità di ripresa e autoguarigione formidabili.
E se a 34 anni ti senti uno zombie di 80, tale cambiamento deve essere ancora più sentito.
Io sono qui per prenderti la mano ogni qualvolta ne avrai bisogno, ma la miccia devi accenderla tu.
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
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