Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "XANAX, CLOZAPINA, ABILIFY, DEPAKIN CRONO E LAMICTA...":
Ciao Pietro, mi chiamo Erica ho 18 anni e ti scrivo per raccontarti la mia storia legata agli psicofarmaci: tutto ha inizio quando a circa 4 anni mi si presentarono delle piccole crisi isteriche che i miei genitori credevano normali pensandomi solo una bambina un po' troppo agitata ed irrequieta. Col passare del tempo queste crisi non smettevano, anzi aumentavano progressivamente, erano crisi di rabbia e pianto, il più delle volte per motivi futili. Urlavo e i miei genitori per farmi smettere dovevano tenermi di peso ferma se no rischiavo di farmi male involontariamente. Così pensarono bene di portarmi da una psicologa e poi da una neuropsichiatra che consigliò ai miei genitori uno psicofarmaco. Inizialmente mia madre e mio padre erano contrari al farmaco, ma visto che la situazione non cambiava ma peggiorava, all'età di 8 anni decisero di provare e iniziai così ad assumere il RISPERDAL. La neuropsichiatra diceva che il RISPERDAL non era un calmante ma che mi poteva aiutare a ragionare. Dopo un periodo di miglioramento la situazione è ritornata come prima, anzi peggiorata dall'aumentare dell'età. Sono passata quindi all'assunzione dell'ALDOL e successivamente alla CLOZAPINA. Questo farmaco è stato più efficace degli altri e ha migliorato la mia vita, togliendomi le psicosi. Per contro mi provocava molta sonnolenza, ipersalivazione e abbassamento dei globuli bianchi. Dopo 4 anni di CLOZAPINA essendo migliorata, la neuropsichiatra mi scala la dose, da 200mg in 4 mesi mi porta a 75mg. Siccome gli effetti collaterali continuavano a presentarsi pensai di scalarlo da sola e, togliendo 25mg ogni mese lo portai in breve a 25 mg. Essendo sotto dosaggio si sono ripresentate le psicosi e una serie di disturbi fisici: tremore, problema alla motilità degli occhi, pianto e riso alternati, senza motivo, irrigidimento dei muscoli della schiena. Ti chiedo un consiglio siccome immagino che essendo sotto dosaggio la mia neuropsichiatra mi aumenterà nuovamente la CLOZAPINA vorrei sapere se si può affiancare un altro farmaco non neurolettico. Sono d'accordo con te, perché per mia esperienza diretta gli psicofarmaci non risolvono i problemi ma li attutiscono momentaneamente. Ciao e grazie dell'attenzione! Erica.
Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 04 marzo 2014 05:09
RISPOSTA
Ciao Erica,
e grazie di aver deciso di scrivere a questo piccolo uomo.
Probabilmente non hai letto molto del blog, e quindi devo farti una doverosa premessa.
Non sono un medico, non curo nessuno, non prescrivo nulla, non faccio diagnosi e ben me ne guardo dal farlo.
Sono un accanito sostenitore del potere di autoguarigione del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità, e sono totalmente contro la somministrazione di qualunque psicofarmaco esistente sulla faccia di questa Terra, senza eccezione alcuna.
Cosa posso dire della tua situazione, senza apparire banale o scontato?
Sono indignato, per usare un eufemismo.
Indignato, incazzato, deluso dalla facilità con cui si somministrano a bambini innocenti sostanze psicotrope a volte ben più potenti e dannose delle illegali droghe da strada.
Qualcuno, quando a quattro anni hai cominciato a soffrire di crisi di rabbia, si è preso la briga di capirne il motivo?
Qualcuno ha pensato che l'alimentazione che portavi avanti e il ciclo vaccinale a cui sei stata sicuramente sottoposta potessero aver giocato un ruolo nei tuoi repentini cambiamenti di umore?
No...meglio quindi giocare al piccolo chimico, trovando la soluzione più semplice.
Somministrare un antipsicotico a un bambino, seppur pratica perfettamente legale, dovrebbe essere considerato un crimine contro l'umanità.
E naturalmente, il piccolo chimico continua, cambiando molecola su molecola, come nel tuo caso.
Ora, parliamoci chiaramente.
Sei maggiorenne, e quindi puoi e devi decidere tu stessa cosa tu voglia fare della tua vita e della tua salute.
I tuoi genitori devono diventare i tuoi alleati, dato che in questa lobotomizzata società se si è soli e "squilibrati" (nota le virgolette) si è perduti.
Chiedere a me se posso consigliarti un farmaco non neurolettico da associare alla Clozapina è un po' come chiedere a un usuraio di prestare soldi senza interessi.
Come vedo il tuo futuro?
Se vai avanti così, lo vedo nero, disastroso.
I farmaci antipsicotici sono il peggio del peggio che si possa assumere.
E non lo dico io, lo dicono le migliaia di class action intentate contro le ditte farmaceutiche negli Stati Uniti; lo dicono gli stessi medici (quelli con una coscienza e una voglia di approfondire); lo dice il buon senso (basta vedere come si riduce chi li utilizza).
Quindi, a mio giudizio quello di cui tu necessiti è semplicemente di abbassare il livello di tossemia generale del tuo corpo, aiutandolo a riequilibrarsi da solo.
Questo significa scalaggio totale della Clozapina che stai prendendo, preparandoti a superare con forza, determinazione e aiuto dei tuoi genitori le pesantissime crisi eliminative che arriveranno di certo.
Solo tu puoi prenderti tutte le responsabilità umane e legali di strappare via la corda che ti lega a una pratica tanto marcia e deviata quale è la moderna psichiatria.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Pietro Bisanti
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